Rassegna Stampa

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Cagliari tra le 11 grandi città in deflazione

Fonte: web cagliaripad.it
15 dicembre 2015

 

 


Ansa News


 

Inflazione ferma a novembre, i prezzi al consumo crescono solo dello 0,1% su base annua, tornando indietro ai livelli della scorsa primavera e in undici grandi città italiane si scende sotto la fatidica soglia dello zero. La deflazione colpisce sia il Nord che il Sud, da Aosta a Palermo.
Ma non mancano le differenze tra i prodotti inclusi nel paniere dell'Istat: se si guarda a quelli che finiscono nel carrello della spesa il tasso schizza all'1,3%, con una forbice rispetto all'inflazione generale salda sui massimi da oltre tre anni A tirare giù i prezzi anche stavolta sono i carburanti, a cui però si è aggiunta una variabile stagionale, l'Expo. Se la kermesse milanese nei mesi precedenti ha spinto i listini ora, dopo la sua conclusione, l'effetto è svanito ed è arrivato il contraccolpo, soprattutto nel settore alberghiero e della ristorazione. C'è però chi, come i consumatori del Codacons, vede nella frenata la conseguenza degli attacchi terroristici che hanno colpito Parigi, determinando un calo dei consumi e quindi un congelamento dei listini. Insomma l'Istat conferma le stime di due settimane fa, incluso il ribasso mensile (-0,4%), ma fornisce dettagli che fanno capire come i prezzi siano sensibili a tutto quel che succede. E il risultato è che a novembre l'inflazione, il riferimento è l'anno e non il mese, torna a rallentare (era +0,3% a ottobre), allontanandosi dal target europeo (intorno al 2%), indice di buona salute dell'economia. A congelare i prezzi sono sempre benzina e diesel. Anche se la loro caduta è meno pesante del mese precedente, restano i ribassi a doppia cifra (-10,9% per la verde e -13,1% per il gasolio). A mantenere bassa la temperatura ci hanno pensato i prezzi di hotel e pizzerie, "la cui diminuzione su base mensile è in parte a scrivibile anche alla fine dell'evento fieristico Expo 2015", spiega l'Istat. Tanto che a Milano si è registrato un "marcato" rallentamento (+0,2% da +2,1% di ottobre). Ma non mancano le grandi città dove davanti al tasso è spuntato il segno meno: il mese prima erano sette ora sono salite a undici, con capofila Bologna (-0,7%), seguita da seguita da Padova, Palermo, Catania, Perugia, Cagliari, Bari, Verona, Venezia, Modena ed Aosta. L'Unione nazionale dei consumatori calcola che una famiglia bolognese grazie alla deflazione abbia risparmiato 273 euro annui, contro i 229 spesi in più a Bolzano, dove si rileva il tasso più alto (+0,5%).