Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Vargiu: «Ora costruiamo l'alternativa alla sinistra»

Fonte: L'Unione Sarda
15 dicembre 2015

VOTO 2016. Il deputato dopo la vittoria alle primarie di #CA_mbia 

Dopo il trionfo notturno alle primarie di #CA_mbia appena il tempo di un brindisi, all'alba l'aereo per Milano: «Incontri politici fissati da tempo». Pierpaolo Vargiu, deputato di Scelta Civica e tra i leader dei Riformatori Sardi, assapora il successo nel seggio dell'hotel Meditur con misurato entusiasmo. È volato a Milano per stringere alleanze in vista delle amministrative 2016? Forse. Probabile. Risposta: «Impegni dovuti al mio ruolo di presidente parlamentare della commissione Affari sociali. Ma se devo essere sincero, la vittoria di domenica mi ha dato una grande carica».
Il medico-parlamentare cagliaritano (58 anni, ex consigliere regionale e presidente dell'Ordine dei medici sardi) ha vinto in modo schiacciante: il 58,7 per cento dei voti (1.826 preferenze), contro il 35,2 dell'avvocato Giandomenico Sabiu (1.004) e il 6,1 per cento (187) del funzionario dell'agenzia regionale Laore Piero Aldo Liori, suoi avversari alle primarie del cartello di liste civiche #CA_mbia, il Polo dei cagliaritani . Dato non trascurabile: alle urne dell'albergo di via Santa Maria Chiara si sono presentati 3.107 elettori (17 schede nulle, 4 bianche) e in tanti hanno fatto la fila pur di votare in uno dei cinque seggi allestiti dai volontari.
CANDIDATO Vargiu, in veste ormai di candidato sindaco del Polo civico, ha apprezzato la corsa al voto: «I cagliaritani hanno dato un grande segnale di cambiamento, che interpreto come un messaggio inequivocabile». Lo traduce: «Ne hanno le tasche piene di un'amministrazione comunale senza idee, senza progetti e senza sogni. Ora c'è bisogno di una grande coalizione alternativa a questa sinistra che vola basso e non ha coraggio: Cagliari città metropolitana deve diventare il motore del riscatto dell'intera Sardegna».
Per il candidato di #CA_mbia la vera sfida è cominciata poche ore dopo la fine del conteggio dei voti, sull'auto che all'alba ha bucato la foschia e raggiunto l'aeroporto di Elmas: «Devo riaccendere l'entusiasmo di chi crede e vuole una rivoluzione ideale. Basta con chi finora ha lavorato per la conservazione: occorre mettere in campo forze e persone con idee un po' matte per costruire una città con un profilo nuovo e moderno». A sostenerlo nell'impresa, per ora, le sette liste che hanno partecipato alle primarie: Cagliari TTT (tolerance, talent, technology), Cambiavento, Cittadini Italiani, Grande Cagliari, Innovazione, L'altra Cagliari, Metropolis e Riformatori Sardi.
Vincere le primarie consente di fare uno scatto in avanti. «Siamo pronti per confrontarci con tutti», assicura il parlamentare che ora punta a diventare sindaco. «Non poniamo alcun ostacolo al dialogo con chi, come noi, vuole battere questo centrosinistra fallimentare e un sindaco incapace di dare risposte al grido di dolore di una città a cui mancano opportunità e buste paga».
Non indica i futuri alleati, ne traccia però il profilo: «Siamo alternativi a Massimo Zedda, pertanto guardiamo con favore a chiunque operi politicamente per contrastarlo, a partire dal centrodestra». Sulle sue reali intenzioni di metterci «cuore ed energie» per conquistare palazzo Bacaredda gli elettori - Vargiu ne è certo - non hanno dubbi. «La risposta l'ho avuta domenica: oltre tremila elettori hanno scelto di premiare #CA_mbia e lo hanno fatto perché hanno capito che le nostre erano primarie vere, con candidati che si sono sfidati realmente. E a loro che va il mio più grande ringraziamento, perché hanno reso quella dell'altro ieri una giornata di grande democrazia». Lo sottolinea: «Il dato più importante è che i cagliaritani hanno voglia di partecipare alle scelte che gli riguardano». Le prospettive immediate: «Si apre una nuova fase politica e siamo ancora più convinti che cambiare la città per non dover cambiar città non sia solo uno slogan ma un obiettivo raggiungibile».
COSSA Chi ha seguito passo passo il trionfo di Vargiu e un altro leader dei Riformatori, Michele Cossa. «Aspettavamo questo momento da 25 anni: prima Fantola, poi io, ora Vargiu abbiamo inseguito e finalmente centrato il traguardo di primarie non targato Pd». La strategia per i giorni a venire: «Dialogheremo con chi, come noi, propone idee con una forte carica innovativa».
GLI SCONFITTI I primi a complimentarsi con Vargiu sono stati gli avversari battuti, Giandomenico Sabiu e Piero Aldo Liori. Così l'avvocato: «A Vargiu auguro di poter traghettare e far crescere questo cartello di liste fino alla vittoria finale, quella che più conta: la conquista di palazzo Bacaredda. Auguro di proseguire questa avventura coraggiosa. Perché quello che è stato fatto è qualcosa di coraggioso: dare voce ai cittadini che non si riconoscono nel centrosinistra per fargli scegliere il loro candidato sindaco. L'affluenza di votanti conferma l'intuizione che abbiamo avuto in tempi non sospetti, cioè quello di dare speranza e un luogo di impegno civico ai cittadini. Che domenica hanno risposto al nostro appello». Il funzionario dell'Agenzia Laore Liori: «Il mio augurio è che Pierpaolo Vargiu possa proseguire questa importante esperienza che sta dimostrando di coinvolgere i cittadini di Cagliari in un'azione incisiva di cambiamento, alternativa al centrosinistra, e orientata a promuovere la città sotto il profilo economico e imprenditoriale, rimuovendo la paralisi e i vincoli che finora l'hanno tenuta legata».
CAMBIAVENTO Euforia nella lista che ha proposto Vargiu. «Abbiamo stravinto e ha stravinto la Cagliari che vuole cambiare. La sinistra che prima di domenica prendeva in giro rimane ammutolita davanti al nostro enorme risultato. Ma soprattutto abbiamo fatto vincere la Cagliari che vuole cambiare e che continua a sperare, quella che crede che la nostra città non sia ancora morta».
Pietro Picciau