Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Una stanza in cambio di tempo: universitari a casa con gli anziani

Fonte: L'Unione Sarda
14 dicembre 2015

COMUNE. Il progetto “Abitare.com” parte dai quartieri di San Michele e Is Mirrionis

 

Ospitalità in cambio di tempo. “Abitare.com” («Dove abitare il “com” sta per comunità», puntualizza l'assessore alla Pianificazione territoriale Barbara Cadeddu) può essere sintetizzato con questo slogan: Gli studenti universitari troveranno alloggio, gratuito, nelle case popolari di Is Mirrionis e San Michele, e “pagheranno” sostenendo gli anziani che vivono insieme a loro.
I FONDI Il progetto pilota è stato presentato ieri in Municipio dal sindaco Massimo Zedda, dalla vice Luisa Anna Marras, dall'assessore alle Politiche sociali Luigi Minerba, dal prorettore vicario Francesco Mola e dal presidente dell'Ersu Antonio Funedda: un progetto che, per ora, riguarda otto studenti. Ma che può avere sviluppi interessanti. In primo luogo, perché è finanziato con fondi europei (quest'anno sono disponibili 40 mila euro), destinati ad aumentare.
I QUARTIERI Ma le prospettive sono interessanti anche per una ragione sociale: il costo dell'alloggio rappresenta la spesa più alta per tanti fuorisede che rischiano, quindi, di abbandonare la carriera universitaria per problemi economici. Di contro, nei quartieri popolari sono tantissimi gli anziani che vivendo da soli o in coppia, hanno grosse difficoltà nell'espletare gli impegni quotidiani: solo a Is Mirrionis gli alloggi che potrebbero ospitare studenti (con dimensioni che dai 70 ai 100 metri quadri) sono 300 e sono abitati da persone che hanno mediamente 70 anni.
IL CONTRATTO Una stanza, dunque, per gli studenti universitaria in cambio di socialità. Impegni che verranno sanciti da un “patto abitativo”, firmato dallo studente, dall'ospitante e dal mediatore, un esperto che seguirà passo per passo la convivenza. All'universitario sarà richiesto un minimo di dieci ore mensili di volontariato che concorderà con l'anziano: potrebbero essere destinato ad alcune attività ma anche alla semplice compagnia. Dovrà, inoltre, partecipare con 50 euro mensili alle spese per il pagamento delle utenze domestiche.
LA LOGICA Una formula per risolvere due problemi, l'eccessivo costo degli alloggi per gli studenti e la solitudine degli anziani. Non a caso, dopo il progetto pilota, il “patto abitativo” potrebbe essere applicato anche agli anziani di altre zone, non necessariamente residenti in alloggi popolari. E potrebbe essere utilizzato per dare un tetto anche a lavoratori universitari, docenti e studenti stranieri e giovani che partecipano ai programmi di volontariato e servizio civile europeo. Per partecipare a questo bando, in scadenza il 16 dicembre, si deve visitare il sito istituzionale dell'Ersu.
Marcello Cocco