Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Previsti posti solo a sedere Nuovo treno, passeggeri a terra e primi ritardi

Fonte: L'Unione Sarda
14 dicembre 2015

 

Ritardi e proteste. Alla prima prova con i nuovi orari il treno veloce non rispetta i tempi previsti e lascia a terra alcuni passeggeri, perché i posti a bordo non sono sufficienti. Si comincia con due minuti di ritardo sulla tratta Cagliari-Sassari della mattina, che l'Atr 365 avrebbe dovuto completare in 2 ore e 48 minuti. Sulla rotta serale (partenza alle 16.38) va peggio: l'Atr arriva a Sassari dopo 3 ore e 8 minuti, con 21 minuti di ritardo, e lo fa dopo aver lasciato a terra diverse persone che avevano acquistato il biglietto. Ma una volta salite sul treno sono state fatte scendere: le poltrone libere erano terminate e il Pendolino non prevede posti in piedi.
A preoccupare è anche la compatibilità del nuovo treno con la rete di controllo installata lungo la ferrovia. Nell'ultimo viaggio-test di sabato notte (quando erano in vigore ancora i vecchi orari), sul collegamento Cagliari-Olbia il convoglio ha accumulato un'ora e mezza di ritardo. I problemi maggiori si sono verificati da Macomer in poi, quando il meccanismo di monitoraggio Ssc (sistema supporto condotta), che rileva la velocità e gli altri dati del treno, non è riuscito a ricevere le informazioni. In questi casi scatta un sistema di protezione e il treno si ferma. Non a caso i sindacati chiedono da tempo a Rfi di accelerare l'installazione del “sistema di controllo marcia treno” (Scmt), più adatto alle caratteristiche del Pendolino. Ancora di più quando la rete consentirà al treno di pendolare e andare più veloce in curva.
Michele Ruffi