Piero Aldo Liori non è tipo da perdersi d'animo. Se avesse vinto le primarie avrebbe trasformato la sua candidatura a sindaco in una crociata: «Avrei invitato gli imprenditori - ma posso ancora farlo, anzi: lo farò di sicuro perché starò nella squadra di #CA_mbia - a superare il loro isolamento e a puntare alla coesione». Funzionario Laore esperto in marketing, Liori (58 anni, di Desulo, cagliaritano da decenni) ha pronto un master plan: «Venti imprese mobilitate nel settore dei trasporti. Metterò il mio bagaglio di contatti e il mio programma a disposizione della coalizione». La sconfitta non gli fa cambiare visione: «La nostra coalizione deve dialogare con pezzi di centro e centrodestra. Nulla a che fare con il centrosinistra. Certo è che non sarà un bene stare da soli».
Un osservatore speciale delle primarie del Polo dei cagliaritani è stato ieri il candidato di “Cagliari 2016” Piergiorgio Massidda. «Sono stato contrario alle primarie perché le considero uno strumento anacronistico e facilmente manipolabile, che ha creato più divisioni che unità», sottolinea l'ex senatore. «Però la celebrazione delle primarie di #CA_mbia e Riformatori è un bel momento per la politica cittadina. Quando la gente partecipa è sempre positivo. Prima che i seggi siano chiusi rinnovo i miei auguri a Pierpaolo Vargiu, Giandomenico Sabiu e Piero Aldo Liori, amici di vecchia data. Sarà una bella campagna elettorale». (p. p.)