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Cagliari, i grottoni dei Giardini pubblici diventano un museo contemporaneo

Fonte: web SardegnaOggi.it
12 dicembre 2015

 

Cagliari, i grottoni dei Giardini pubblici diventano un museo contemporaneo
Da cave di pietra nel Medioevo a rifugi antiaerei durante la guerra, a spazio museale per esposizione temporanee. “Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015” termina con quello che vuole essere l'epicentro delle produzioni e delle residenze artistiche.



CAGLIARI - I grottoni adiacenti alla Galleria Comunale d'Arte che si affacciano nei Giardini pubblici diventano spazio museale dedicato al contemporaneo. L'inaugurazione ufficiale domenica 13 dicembre con la performance-installazione dell’artista greca Maria Papadimitrou, dedicata a Gramsci e alle sue poesie dal carcere. Ultima produzione per Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015. Le grotte dei Giardini pubblici sono una cavità interamente artificiale costituita da cinque ambienti comunicanti (“camere”), molto ampi e diversi per estensione e forma, riconducibili ai diversi episodi di progressione dell’attività estrattiva di materiale da costruzione che, a partire da età medievale, ha creato la cavità stessa.

Il progetto che li ha interessati nell’ultima fase d’intervento (una spesa di 220mila euro finanziata per il 90 per cento attraverso fondi dell’Unione Europea per il tramite dell’Assessorato alla Cultura e per il restante 10 per cento dal Comune di Cagliari, comprensivo di alcuni materiali divulgativi) ha previsto la rifunzionalizzazione degli spazi delle grotte con un insieme di interventi d’impiantistica e arredo – questi ultimi “totalmente reversibili” - con l’obiettivo di un adeguamento alle necessità di fruizione (illuminazione, climatizzazione e aerazione, percorsi di vista) nel massimo rispetto della struttura originaria. È in particolare la performance-installazione di Maria Papadimitriou che si svolge il 13 dicembre alle 12:00 negli ambienti suggestivi di CARTEƆ–Cava Arte Contemporanea, a concludere per quest'anno i tanti percorsi d’arte pubblica intracciati a Cagliari con “Space is the place” l’intenso programma curato da Maria Paola Zedda per “Cagliari Capitale della Cultura 2015”.  Esito di una residenza artistica dedicata alla figura del pensatore Antonio Gramsci che si è tenuta nel mese di dicembre 2015, il lavoro dell’artista greca prende spunto dalle favole che Gramsci scrisse dal Carcere ai suoi figli ed è ultima produzione per Cagliari Capitale. Il sottotitolo, "Tra i due mondi", mutua le parole da Le ceneri di Gramsci di Pier Paolo Pasolini, un’ode ai piedi della tomba del grande pensatore sardo, sita nel Cimitero Acattolico per stranieri e apolidi di Testaccio a Roma, un monito a ripensare la storia e il presente.