Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il nuovo stadio del Cagliari prende corpo

Fonte: La Nuova Sardegna
4 dicembre 2015


Sorgerà sulle ceneri del Sant’Elia. Il presidente Giulini lo ha presentato al sindaco Zedda e alla giunta
di Mario Frongia
 

CAGLIARI. All’inglese, per circa 23mila spettatori al coperto, con materiali ecocompatibili e multifunzionale. Il nuovo stadio Sant’Elia prende corpo. L'impianto sorgerà dalle ceneri dell'attuale struttura, nata per il Cagliari dello scudetto nel 1970. Tommaso Giulini ha messo a punto un bel colpo. Dopo l'incontro in Regione con il governatore Francesco Pigliaru e il suo staff, il presidente del Cagliari ha messo sul tavolo della Giunta comunale la marcia per dotare il capoluogo di uno stadio moderno e a in regola con le norme Uefa. Per sognare c'è tempo, ma quel che occorre è una sorta di fortino adatto alle esigenze del calcio moderno - e dunque, televisivo - e dei tifosi. L'incontro a palazzo Bacaredda ha avuto la partecipazione convinta del sindaco Massimo Zedda, con al fianco il vice sindaco Luisa Anna Marras, gli assessori Yuri Marcialis e Paolo Frau, il direttore generale Cristina Mancini e i dirigenti dei servizi coinvolti nell'operazione. Assieme a Giulini, il consigliere di amministrazione del club rossoblù, Stefano Signorelli. A sovrintendere e sostenere un percorso che in città è parso da sempre stregato, una figura ad elevato peso specifico: Andrea Abodi, presidente della Lega B. Con il numero uno, anche il team dei progettisti di BFutura. La storia è nota: il Cagliari è stato tra i primi club ad avviare il processo con la società che per la Lega nazionale professionisti della cadetteria fornisce ai club affiliati progetti e strumenti per realizzare e ammodernare gli impianti sportivi. «Ci sono tutte le condizioni per apprezzare il lavoro fin qui fatto. Cagliari può essere un esempio per tutta l'Italia. Il progetto sarà presentato entro dicembre in Consiglio comunale, quello sarà il momento decisivo. Ma da oggi possiamo dire che è cominciato un percorso» ha detto Abodi. Il patron Giulini ha scelto un profilo basso. La storia insegna quanto sia complicato, sia sul versante finanziario, sia su quello inerente l'iter delle autorizzazioni, portare avanti la costruzione di un’opera così invasiva. Le prime tappe? Demolizione prevista entro il 2017 ed entro il 2020, meglio un anno prima, per il centenario del Cagliari lo stadio dovrebbe essere inaugurato. L'impianto avrà caratteristiche innovative inerenti e affini a un utilizzo multidisciplinare, oltre che opzioni per eventi culturali, musicali e di intrattenimento. Sui dettagli trapela poco o nulla. Ma, dopo gli incontri di ieri, il semaforo è verde. Con la presentazione e il deposito in Comune del progetto firmato dal Cagliari calcio, sono state ovviamente confermate le indicazioni date a suo tempo, nel corso di diversi incontri,

dalla Municipalità. Coordinate che sono state già approvate anche dal Consiglio comunale. Adesso, occorre unità di intenti e solidità nell'affrontare gli inevitabili scogli amministrativi. Un ostacolo che può essere superato solo con la piena e continua intesa dei vari enti coinvolti.