Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Ma lo storico Martini è stato abbandonato da tutte le Istituzioni»

Fonte: L'Unione Sarda
4 dicembre 2015

L'INTERVENTO.

La docente Rosamaria Maggio

Fra qualche giorno lo storico Istituto tecnico Martini lascerà la sua sede di via S. Eusebio per essere trasferito all'Istituto Besta di Monserrato. Non sappiamo ancora quando. La motivazione formale è scritta nel provvedimento del Commissario straordinario della Provincia: lavori urgenti di miglioramento della capacità portante dei solai.

Ma la Regione ha chiesto alla scuola un parere circa la realizzazione di una ristrutturazione dello stabile. Investimento dei sogni, 5 milioni di euro. Realizzazione in 3 anni di lavori più i tempi del bando internazionale... quindi a volerci credere, tempi biblici. La verità è che la politica ha abbandonato il Martini. Ci ha abbandonato il commissario straordinario della Provincia che dopo aver ricevuto il Comitato “Salviamo il Martini”, ha comunicato che nessuna delle richieste poteva essere accolta. Non la proroga dello spostamento. Non lo spostamento di un numero inferiore di classi. Non la possibilità di una sistemazione in città.
Ci ha abbandonato il Sindaco che non ha risposto alla richiesta del Comitato. Ci hanno abbandonato il Presidente Pigliaru e l'assessore Firinu.
Diversamente l'Alberti, dove è stata condotta una battaglia democratica all'insegna dell'unità, i cui risultati sono davanti agli occhi di tutti: fine anno scolastico in viale Colombo e forse un accordo per la sistemazione definitiva nello stabile e comunque se spostamento ci sarà, sarà in un edificio a Cagliari.
Ma noi siamo stati abbandonati dalla politica.
Forse i sondaggi di Zedda lo danno vincente anche senza il Martini? E la Regione si sente così sicura del suo grande progetto Iscola? Vogliamo parlarne? Un contenitore vuoto, aperto alle proposte dei cittadini, dove si susseguono proclami, sull'ammodernamento degli edifici, la rivoluzione del sistema dei trasporti scolastici mentre già si chiudono scuole nei piccoli paesi e gli studenti iniziano a fare i pendolari fin dalla scuola dell'infanzia, oppure sull' approvazione di progetti aggiuntivi rispetto all'ordinario tempo scuola, per il recupero delle competenze di base e per combattere la dispersione.
Ed infine il commissario straordinario, fa prove di scelte politiche. Non sarà che con l'esperienza delle province commissariate facciamo prove generali di governo senza rappresentanza?
Ora si aggiunge anche il Dettori a protestare.
Nell'attesa che qualcuno si svegli, temiamo che il Martini dopo il trasferimento, non solo rischi di non tornare più nella sua sede storica di via S. Eusebio, dove si trova dagli anni '30 del secolo scorso, ma che addirittura il nostro prestigioso Istituto possa scomparire, dato che un trasferimento in periferia farà certamente diminuire il numero delle iscrizioni.
Rosamaria Maggio
(docente del Martini)