Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Quattro siti archeologici per il percorso turistico

Fonte: L'Unione Sarda
24 marzo 2009

La novità Il piano per la riqualificazione



Visite notturne, illuminazione e nuovi percorsi, da proporre a cagliaritani e turisti. La commissione comunale Cultura, in un'ottica di collaborazione con il Dipartimento di Scienze botaniche, per l'area dell'anfiteatro immagina un futuro da vera attrazione turistica. Il progetto è ambizioso e semplice allo stesso tempo: abbattere il muro di cinta che separa l'orto botanico dall'anfiteatro, creando un percorso articolato tra reperti archeologici e uno dei più importanti laboratori naturalistici d'Europa.
LA NOVITÀ «Quanto prima chiederemo di essere ricevuti dall'assessore regionale alla Cultura Lucia Baire - dice il presidente della commissione Maurizio Porcelli - a lei proporremo di favorire l'accordo con l'università per realizzare una passeggiata culturale che potrebbe offrire ai visitatori uno scenario unico per la sua bellezza. Pensiamo a passeggiate notturne e visite guidate per far conoscere questo angolo storico della nostra città».
IL TRACCIATO Dal punto di vista pratico l'ideale tracciato viene disegnato su carta da Mauro Ballero, del Dipartimento di Scienze botaniche dell'università cagliaritana: «Si partirebbe dagli scavi presso la villa di Tigellio, oggi non sufficientemente valorizzata, e si proseguirebbe per l'orto botanico di viale Fra Ignazio, che ospita più di tremila specie provenienti da tutto il mondo», racconta. Un laboratorio a cielo aperto esteso cinque ettari e sul quale si esercitano gli iscritti alle facoltà di Farmacia, Scienze naturali, matematiche e fisiche, e Scienze della formazione.
MURO DA ABBATTERE Un'area che a sua volta ospita importanti emergenze archeologiche e che durante l'estate resta aperta dalle 9 alle 20. «Da qui sarebbe poi facile accedere all'anfiteatro, naturalmente se venisse abbattuto il muro di cinta che l'università da anni chiede di eliminare - chiarisce Ballero - a questo punto sarebbe opportuno creare una continuità “floristica” tra l'orto botanico e l'anfiteatro, dove il Comune ha annunciato di voler eliminare il pannello di infrastrutture lignee oggi esistente». A chiudere il cerchio arriverebbe poi il trasferimento all'orto dei Cappuccini, al quale si potrebbe accedere attraverso il recupero di una galleria che conduceva a un rifugio antiaereo: «Una soluzione che consentirebbe di non attraversare viale Merello». ( a. mur. )

24/03/2009