Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Multa salata all'impresa

Fonte: L'Unione Sarda
30 novembre 2015


VIA GARIBALDI.

Ieri la prima domenica coi negozi del centro aperti

Ruspa oltre le transenne: sanzione da mille euro 

Non doveva, non poteva uscire dal cantiere perché non immatricolato per muoversi su strada. Un percorso breve ma non passato inosservato:una pattuglia della Polizia municipale che nei giorni scorsi ha sorpreso un operaio dell'impresa che sta lavorando alla riqualificazione di via Garibaldi a manovrare il “bobcat” (una piccola ruspa) oltre le transenne. Appunto fuori dal cantiere aperto all'angolo con via Alghero.
Una leggerezza, una violazione al codice della strada che si è trasformata in una multa piuttosto salata che raggiungerebbe i mille euro.
«Stanno operando a ritmi forsennati per accelerare la chiusura del cantiere, spesso vediamo gli operai agire senza neppure l'attrezzatura adeguata per la loro sicurezza», racconta un gruppo di negozianti di via Garibaldi. «Manca meno di una settimana alla data di consegna dei lavori, speriamo che il termine venga rispettato».
I BOBCAT Domenica, l'orologio batte le 11,30. Dentro il cantiere i motori dei bobcat sono accesi. L'ultimo tratto si prepara a ricevere la nuova pavimentazione. Ed è un giorno speciale. Apertura straordinaria dei negozi dopo un altrettanto straordinario e interminabile periodo di crisi che ha condizionato il commercio nel cuore della città. Difficoltà legate a problemi economici ma anche, come nel caso di via Garibaldi, del Corso, e prima ancora di via Sassari, ai cantieri per la riqualificazione delle strade. Proprio via Garibaldi, dopo oltre dodici mesi di transenne e polvere, si appresta a riaprirsi ai cagliaritani.
LA SCELTA Ieri i negozianti del centro hanno deciso di tenere le serrande sollevate. Una domenica di lavoro che fa da apripista alle aperture non stop fino al 20 dicembre, quando si entrerà nel vero periodo natalizio per il quale si prevede il grande afflusso di clienti in una strada che vuole tornare al passato, quando insieme a via Manno e al Largo rappresentava il vero cuore pulsante della città.
La scelta di tenere aperte le saracinesche sembra aver dato ragione ai tanti negozianti che hanno aderito all'iniziativa. E se non tutti l'hanno condivisa in pieno, la voglia di riprendere “a far cassa” ha prevalso sul pessimismo.
LA SPERANZA «Aspettiamo con ansia il 5 dicembre, quando le opere dovrebbero essere completate, come annunciato dal Comune. Ho qualche dubbio che si riesca a rispettare la data anche se gli operai stanno lavorando fino a sera inoltrata per riuscirci», dice Salvatore Pala, commesso del negozio d'abbigliamento “Carta” affacciato sul cantiere: «Non credo che via Garibaldi possa tornare ad essere la strada del commercio di un tempo, quando non ci si riusciva a vedere tra un negozio all'altro per quanta gente passeggiava nel periodo natalizio. La festa cominciava dagli inizi di dicembre. Dopo anni di abbandono, però, l'attenzione è stata di nuovo puntata su questa strada e ciò fa ben sperare».
MEZZA MATTINA Alle 11,30, ieri mattina, di gente ce n'era parecchia, in via Garibaldi. «Più di quanto sperassimo», commenta Paolo Angius, titolare del Paul's Bags e referente di Confesercenti per via Garibaldi-via Manno. «Abbiamo un inizio di Natale promettente, le persone entrano e comprano, a differenza dell'anno scorso quando volevano solo farsi un'idea della merce. Ora c'è solo da augurarsi che anche l'ultimo tratto venga liberato, non possiamo permetterci di avere un tappo tra via Garibaldi e via Alghero».
I COMMENTI È una voce contro, quella di Pierluigi Mereu del negozio d'abbigliamento “Canu Graziano”: «Spesso abbiamo attribuito le nostre difficoltà al cantiere. Macché, sono ben altre, a cominciare dalle regole che noi stessi negozianti spesso non rispettiamo. Per esempio, i saldi: si fa quel che si vuole. Non credo neppure che aprire domenica sia un fatto positivo. Abbiamo tolto ai clienti il desiderio di fare acquisti».
Andrea Piras