Rassegna Stampa

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Rilancio di ospedale Marino e Ippodromo: "Proposte da Usa, Emirati Arabi, Nord Corea e Svizzera"

Fonte: web SardegnaOggi.it
26 novembre 2015

 

 


Riqualificazione e rilancio dell'ex ospedale Marino e dell'Ippodromo. Confcommercio sud Sardegna sollecita Regione, Comune e Camera di Commercio. Bertolotti: "È un potenziale motore di ripresa economica per tutto il territorio". E svela: "Manifestazioni d’interesse da Stati Uniti, Nord Corea, Emirati Arabi, Svizzera",



CAGLIARI - Confcommercio sud Sardegna torna a chiedere a Regione, Comune e Camera di Commercio di Cagliari la riqualificazione e valorizzazione del compendio Marino/Ippodromo/Ospedale traumatologico, proposta che era stata già avanzata nei mesi scorsi.  In una lettera inviata al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, al sindaco di Cagliari, Massimo  Zedda e al commissario della Camera di Commercio di Cagliari, Paola Piras il presidente di Confcommercio Sud Sardegna, Alberto Bertolotti chiede che l'area venga al più presto recuperata.

"Si tratta di un incredibile patrimonio territoriale, architettonico e urbanistico - spiega Bertolotti - potenzialmente un gigantesco motore di riqualificazione urbanistica e ripresa economica per l’intero territorio, un grande polmone per l’occupazione". Confcommercio sud Sardegna dopo aver lanciato pubblicamente l'idea della riqualificazione del compendio ha intercettato manifestazioni d’interesse da Stati Uniti, Nord Corea, Emirati Arabi, Svizzera. Secondo il presidente di Confcommercio sud Sardegna, Marino, Ippodromo e Ospedale Traumatologico attualmente sono "dei rubinetti di risorse pubbliche costantemente ed infruttuosamente aperti in un contesto che invece certamente esprime eccezionali potenzialità di inestimabile valore turistico e che tutto il mondo ci invidierebbe".

E per fermare questa emorragia di risorse e allo stesso tempo ottenere importanti benefici Bertolotti rilancia  la proposta di recupero dell'area. "Noi proponiamo, confortati dalle analisi che abbiamo attentamente effettuato, certi del favore della cittadinanza, del tessuto economico che rappresentiamo, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e di tutte le altre associazioni di categoria - evidenzia il presidente - una grande operazione di rilancio di un assetto che è da troppo tempo sotto gli occhi impotenti ed increduli di una intera comunità e che necessiterebbe solo di annullare una procedura inutile alla nostra economia e creare tutte le condizioni per rendere veloce e remunerativo l’investimento nella riqualificazione e riconversione. Tutto questo subito, senza protagonismi degli attori amministrativamente coinvolti e uccidendo senza pietà eventuali interessi clientelari e di parte, perché nessuno può più capire e accettare che il nostro sistema stia ancora immobile di fronte a questa incredibile opportunità".