Rassegna Stampa

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Genneruxi, la guerra di Magnolia:giardinetto ostaggio della burocrazia

Fonte: web Castedduonline.it
26 novembre 2015

 


Gli abitanti restano senza il verde, e anche senza campi da tennis, piscina e ristorante

Autore: Redazione Casteddu Online il 25/11/2015 16:21

 


Benvenuti nel complesso residenziale “Magnolia”, un’area di ben 10 ettari. E’ incastonato nel quartiere di Genneruxi, l’ultimo tratto tra Asse Mediano, Via Galvani, Via Cettigne e Mercalli. Campi da calcio, tennis, piscina, ristorante, palazzi residenziali e lì accanto, un bel parco verde con tanto di illuminazione (sempre spenta) e panchine. Peccato che solo sulla carta dovrebbe esistere tutto ciò: invece, le consuete transenne che delimitano e creano off-limits per chiunque; al di là di esse, (sebbene la rete metallica sia divelta), non si può certo presagire nulla di nuovo, di “cambiato” rispetto al passato. Un accordo di programma (siglato nel 20016), tra Comune, proprietari delle aree, l’Immobiliare Magnolia e Elisa D’Aquila: costo, appena 3 milioni di euro. Tutto fermo. Burocrazia che fa slittare di anno in anno il decollo ufficiale.

I cagliaritani intanto la vedono come una “Cattedrale nel Deserto”, l’ennesima incompiuta laddove i Privati vorrebbero fare e realizzare, ma i troppi intoppi tra pareri, commissioni, adeguamenti e quant’altro snervano anche i più pazienti progettisti. Sembrerebbe una vera e propria “Cittadella dello sport”, ci sono da anni e pur completati i campi per il calcetto a cinque, due per quello a sette (di cui uno con spalti da 500 posti), una piscina, un albergo-ristorante-pizzeria, poi anche la pista ciclabile, anche l’area giochi per bambini. Poi annesso, il parco urbano di due ettari, le aree adibite a  parcheggio e lo svincolo che collega l'Asse mediano a via Cettigne.

Da anni tutto in totale stato di abbandono, l’area così com’è è un pugno nello stomaco, uno smacco a quel quartiere che da lì a poche centinaia di metri in linea d’aria meriterebbe invece (come tante altre zone della città) più decoro e Verde Pubblico. Ma ancora c’è da fare e da aspettare. Almeno per ora. (Alessandro Congia Castedduonline.it)