Rassegna Stampa

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Botellon, Sant’Ignazio discarica e 5 mila euro di pulizie. Ignorati i nuovi cassonetti

Fonte: web cagliaripad.it
9 novembre 2015

 

 


Ennio Neri,
e.neri@cagliaripad.it


 

A nulla è valso il faccia a faccia tra amministrazione e associazioni universitarie. E, soprattutto, a nulla è valso sistemare nuovi cassonetti. Durante l’ultimo botellon, il celebre raduno all’aperto che vede giovani studenti universitari festeggiare con abbondanti bevute e musica, son rimasti praticamente inutilizzati. Impossibile capire se la quota dei maleducati sia una minoranza o la maggioranza dei partecipanti, di sicuro però lo spazio pubblico di viale Sant’Ignazio che ha ospitato la manifestazione si è trasformato in discarica per l’ennesima volta. E per pulirlo sono state necessarie ore di lavoro extra da parte degli operai di De Vizia. E il tutto a carico dell’amministrazione: 5 mila euro dei contribuenti cagliaritani. L’assessore invita le associazioni a collaborare e si dice pronta ad ascoltare suggerimenti. Ma il Pd minaccia: “Pronti a negare autorizzazioni”.

Dopo l’ultimo botellon della settima scorsa a De Vizia ha impegnato 3 spazzini e una spazzatrice per 2 ore extra. Sono stati piazzati i cassonetti che però son rimasti in gran parte inutilizzati (uno solo per 1/3 e l’altro pochissimo).

“In occasione di un incontro promosso dall’assessorato alla Cultura su altri temi, l’assessore alla Pianificazione ha incontrato alcune associazioni universitarie”, spiega l’assessore all’Igiene del suolo Paola Loi, “so che stanno progettando modalità di persuasione leggera di cui ci parleranno: naturalmente chi ha idee si faccia avanti. Chiaramente non credo sia colpa delle associazioni: loro si stanno impegnando”.

De Vizia conferma: operai e spazzatrice al lavoro extra in viale Sant’Ignazio. Costo complessivo per l’amministrazione cagliaritana 5 mila euro. Polemico anche il capogruppo Pd Davide Carta.

“Come amministrazione abbiamo anche pensato di dare una mano per agevolare l’organizzazione e soprattutto per far sì che un’iniziativa pubblica non si trasformasse in un costo pesante per la nostra comunità. Non ci sono però stati i risultati sperati”, ha scritto Carta nella propria pagina facebook, “e l’area in cui si è svolto il raduno, quella di viale Fra Ignazio, all’indomani del Botellon era in condizioni insostenibili. Bene, diciamocelo chiaramente, così non va bene”, esclama, “chiunque pensi di usare la nostra città per qualunque tipo di iniziativa, ludica o meno, deve imparare a rispettare delle regole. Deve imparare a prendersi cura, anche mentre si diverte, del luogo che gli è stato messo a disposizione. L’alternativa, sempre per chiarezza, è che non si autorizzino più iniziative analoghe. Non si possono spendere risorse, preziose e da centellinare, della nostra comunità per rimediare a comportamenti inqualificabili. Io spero”, conclude, “che col buon senso di tutti ci potremo ritrovare a vivere belle pagine di festa senza dover pagare pegno per chi pensa che divertirsi significhi insultare i luoghi che lo ospitano”.