Rassegna Stampa

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Comunali di Cagliari, Massidda: “Ho bisogno del vostro sostegno economico”

Fonte: web sardiniapost.it
9 novembre 2015

 

“Ho bisogno del vostro sostegno economico, non posso chiedere agli amici di rovinare le loro famiglie per fare qualcosa per tutti voi”. Con questa motivazione Piergiorgio Massidda, l’aspirante sindaco che ha deciso di “togliere la maglietta azzurra – dice – per indossare quella rossoblù di Forza Cagliari”, ha organizzato una convention al T-Hotel. Hanno risposto in 400 e tutti, all’ingresso della sala grande al piano terra, hanno ricevuto in omaggio un centesimo. “Ve lo stiamo regalando – spiega Massidda – perché ciascuno di voi possa creare una ricchezza. Ma la seconda motivazione, più sfacciata, è che la politica costa, non è soltanto volontariato. Più ci date un aiuto, più potremo difenderci dalle bordate mediatiche, quando arriveranno”. Su un foglietto ecco distribuito il numero di Iban per pagamenti via conto corrente bancario o con Paypal.

Massidda prende la parola alle 10,20 e per cinquanta minuti spiega le ragioni della sua corsa alle Comunali 2016. “Sono stato costretto a candidarmi – continua – perché ho la credibilità”. L’ex senatore azzurro parla di “un progetto cominciato mesi fa, anzi, anni fa, quando ero presidente dell’Autorità portuale: venivano in ufficio o mi fermavano per strada, dicendomi delle buche sotto casa e di altri problemi. Per la povera gente ero il sindaco del porto“.

Nel parterre ci sono anche gli amici più stretti. Massidda ne cita alcuni introducendo il secondo tema della convention: “Oggi non presento alcun programma, perché lo faremo insieme, lo farete voi. Vi chiedo idee e progetti. Vero, Tullio?”, si rivolge a un disabile, seduto in prima fila su una carrozzina. “Me lo hai insegnato tu quando sia difficile una vita così”. E ancora: “Non tocca a me spiegare a Gualtiero (è il riferimento all’imprenditore Cualbu, proprietario del T-Hotel, tra le altre cose) come si faccia il turismo. E non devo dire a Nicoletta (Zonchello, del Crs4) quanto sia importante la tecnologia”. Un passaggio di Massidda è anche sulla moglie Laura: “Sono sempre attaccato al telefono e lei ne sa qualcosa”. Viene menzionato pure Ivano Argiolas, malato di Talassemia e trapiantato a New York, “un simbolo di coraggio”.

Come già fatto nella lettera con la quale il 30 ottobre scorso ha annunciato la propria candidatura, Massidda prende di nuovo le distanze dai partiti. “Noi non siamo né di centrodestra né di centrosinistra, né grillini né sovranisti. Noi vogliamo unire le forze migliori per uscire da questa crisi. Noi mettiamo la nostra faccia per andare oltre le bandierine. Noi non abbiamo nulla contro i partiti. Anzi: se credono in questo progetto, benvengano. Ma ci dimostrino che l’interesse per la città viene prima rispetto a quello delle segreterie”. Poi: “Se qualcuno vuole ancora beghe, se qualcuno pensa che fare politica sia chiedere un lavoro, se qualcuno preferisce promettere assessorati, non voti me”.

Massidda accenna alle primarie, riferendosi, pur senza citarlo, al campo del centrodestra, dove la possibilità non viene esclusa (e sarebbe la prima volta), mentre nel centrosinistra la partita è chiusa con la ricandidatura di Massimo Zedda. L’ex senatore azzurro dice: “Le primarie non danno da mangiare né a colazione né a pranzo né a cena. Bisogna pensare alla povera gente che soffre, che è nel tunnel della disoccupazione. I cittadini sono stufi dei partiti che non li ascoltano o parlano un linguaggio incomprensibile. Sono stufi di sentire promesse, di aspettare ciò che è un loro diritto, sono stufi di sapere che per tutto serve un accozzo. La Zona Franca l’ho inventata io e vogliono venire qua Facebook e Google, sarebbero centinaia di buste paga. Io ho portato Luna Rossa a Cagliari, ma li hanno fatti andare via e quando sarà il momento opportuno vi spiegherò perché. Noi – prosegue Massidda – siamo stufi di sentirci cittadini di serie B”.

Due gli attacchi rivolti a Zedda: “A Cagliari sono anni che non si costruiscono case a un pezzo congruo e poi se si vuole una città della cultura, non si può chiudere tutto”.

Oggi sono scattate le tre settimane di tempo che Massidda si è dato per raccogliere le proposte programmatiche. “A fine gennaio – ha detto – vi presenterò il progetto per Cagliari. Grazie per essere venuti. Mi avete dato una forza paurosa. Io sto andando contro il sistema, per batterlo ho bisogno di voi”.

Alessandra Carta
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