Il gesto era stato condannato: distruggere il pianoforte messo a disposizione di tutti in piazza Repubblica dalla onlus “Non solo avvocati” e dal coro “Note in toga” è stato un gesto ignobile. Ora c'è anche chi ha reagito in modo concreto: ieri l'imprenditore Stefano Lai ha acquistato un pianoforte e lo ha sistemato davanti al suo locale Enò, in vico Carlo Felice. Resterà all'aperto per chiunque vorrà suonarlo.
«Quando ho saputo del fattaccio, mi sono arrabbiato», racconta. «Poi ho deciso di ribellarmi. Voglio che questo pianoforte sia un simbolo della nostra libertà e del nostro diritto di avere una Cagliari ancora più bella». L'imprenditore un mese fa è stato a Londra: «In tante strade c'era un pianoforte con la scritta “suonami, io sono tuo”. Ho scritto su Facebook di questa splendida iniziativa e in tanti mi hanno detto: “A Cagliari è impossibile, o li rubano o li rovinano”. Quando c'è stata l'iniziativa dell'associazione Non solo avvocati sono stato felice. Ora, dobbiamo lanciare un messaggio forte anche noi». Iniziativa pubblicitaria? «Anche se fosse?», replica Stefano Lai. «Gli invidiosi diranno che sono uno speculatore. Chi mi conosce sa il vero significato. E comunque se lo dovessero fare altri sarei molto contento. Qualcuno lo rovinerà? Ne comprerò uno nuovo».
Matteo Vercelli