Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Scenari del contemporaneo: e Autunno Danza si fa in tre

Fonte: L'Unione Sarda
23 ottobre 2015

Nuova stagione Dal 28 gli spettacoli al Massimo, La Vetreria e Auditorium di Cagliari

 

I l corpo umano è capace di comunicare in una moltiplicità di modi. Uno di questi è la danza che fluttua attraverso il ritmo e la musica. E a quella contemporanea è dedicata la ventunesima edizione del festival “Autunno Danza” che si apre a Cagliari il 28 ottobre. La rassegna, ideata e realizzata dal 1995 dall'associazione SpazioDanza, quest'anno affida alla maturità artistica dei suoi protagonisti il compito di far dialogare la danza con gli altri codici delle arti moderne: “differenti vocabolari che arricchiscono l'accezione di danza contemporanea come ricerca del e sul movimento”.
Il cartellone di eventi (spettacoli, installazioni, laboratori) che rientra nella ricca rete “10 Nodi” imbuto dei festival d'autunno nati in occasione di Cagliari capitale italiana della Cultura, si sviluppa lungo l'asse artistico che dal Teatro Massimo porta a La Vetreria e all'Auditorium Comunale di Cagliari. Saranno questi tre spazi cittadini ad ospitare fino al 5 dicembre i dodici spettacoli del festival. «C'è molto entusiasmo attorno a queste reti culturali - ha affermato l'assessore alla Cultura del Comune di Cagliari Enrica Puggioni durante la conferenza stampa di presentazione di ieri mattina a La Vetreria -, e non posso che augurare lunga vita a questi percorsi di ibridazione, di incrocio e di cogestione degli spazi capaci di dar vita a festival che si svolgono in luoghi non convenzionali e convenzionali rendendoli realmente aperti al territorio»
Il festival si divide in tre fasi. Si inizia il 28 ottobre alle 20,30 al Teatro Massimo dove, in collaborazione con Sardegna Teatro e Tuttestorie, la compagnia MK porta in scena “Giuda”: il pubblico sarà testimone di una lotta contro il tempo dove il performer sprofonderà “nella condanna della ripetizione o nella misteriosa consapevolezza dell'iniziato”. Il 29 ottobre (alle 11,30) sarà la volta di Alessandro Sciarroni con “Joseph_Kids”: viaggio ironico e virtuale portato avanti da un unico interprete. A chiudere la parentesi al Massimo sarà Cristiana Morganti con “Jessica and Me” (sabato 31 alle 21).
Il 6 novembre la rassegna si sposterà a La Vetreria dove nella sala Il Crogiuolo andrà in scena “Tiny”, viaggio nello spazio interiore scritto e interpretato da Annamaria Ajmone. A seguire (alle 22) la performance musicale di Alessandra Giura Longo “Souffle”. Sabato 7 novembre il coreografo Arno Schuitemaker presenta “The Fifteen Project” e a seguire la Piccola Compagnia della Magnolia proporrà “Zelda, vita e morte di Zelda Fitzgerald”, indagine sulla misteriosa morte della moglie dello scrittore Francis Scott Fitzgerald. Con “Bolero Effect” di Cristina Rizzo e “Esercizi di Vertigine” curato da SpazioDanza insieme a TiConZero e SpazioMusica si chiude la produzione a Pirri.
La terza fase avrà come cornice il piccolo Auditorium di piazza Dettori dove il 14 novembre andrà in scena “Sopra di me il diluvio” della Compagnia Enzo Cosimi. Venerdì 20 novembre (ore 21) “Esecuzioni” con Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. Alle 22 “Enter Lady Macbeth” della Compagnia Simona Bucci, a Cagliari per la prima volta con una tragedia di ispirazione shakespeariana. Il 27 novembre la Compagnia Virgilio Sieni presenterà “Sonate Bach”, undici coreografie che ricordano tragedie dei conflitti recenti. Si chiude il 5 dicembre (ore 21) con “L'incontro”, spettacolo in co-produzione internazionale diretto e interpretato da Maria Muñoz e Raffaella Giordano.
«Non solo danza», ci tiene a precisare Momi Falchi, direttore artistico di SpazioDanza. «In questa atmosfera propositiva e di energia in cui sentiamo che sta per succedere qualcosa di buono abbiamo voluto contaminare la danza anche con altri linguaggi della contemporaneità. A questa idea si deve l'installazione artistica “Genesia” di Manuel Attanasio. Il nostro è un lavoro da sempre proteso non soltanto alla produzione, ma anche alla formazione artistica. Un festival rivolto sì a tutte le età - conclude - ma particolarmente attento alla presenza dei giovani». E soprattutto a loro sono dedicati i tre laboratori in calendario.
Simona Arthemalle