Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Caucaso e Sardegna: viaggio ai confini della Storia

Fonte: L'Unione Sarda
6 ottobre 2015

Cagliari Capitale Presentata a Milano la mostra sull'Eurasia coi tesori dell'Hermitage

 

 

R ipensare il Neolitico, epoca di grandi rivoluzioni che pose le basi per l'uomo contemporaneo. Parte dall'intreccio costante tra culture il racconto dell'Eurasia, un intero continente, arrivando sino a oggi, mettendo in relazione i popoli del Caucaso e quelli della civiltà nuragica. A farlo, in maniera magistrale, è il primo atto di un progetto triennale che vedrà collaborare la città di Cagliari con il prestigioso Museo Hermitage di San Pietroburgo. Per la prima volta, 250 opere di eccezionale valore lasceranno la Russia per arrivare in Italia e sbarcare a Cagliari dove saranno accolte, dall'11 dicembre 2015 al 10 aprile 2016, nel Palazzo di Città. Per la presentazione dell'esposizione, è stata scelta Milano, che tra qualche settimana chiuderà, insieme all'Expo, le iniziative culturali che hanno ravvivato e unito la città.
È, infatti, all'insegna della forza della cultura in un'ottica di partecipazione condivisa e internazionale che si è parlato di “Eurasia, fino alle soglie della Storia. Capolavori dal Museo Hermitage e dai Musei della Sardegna” nella Sala dell'Orologio di Palazzo Marino, «quella che accoglie le conferenze stampa più importanti - ha aggiunto Giuliano Pisapia - e che oggi anticipa l'arrivo di oggetti che, di fatto, sono anche soggetti, forti di una loro spiritualità». Sulla scia della cultura come strumento ideale per amministrare e far crescere la città, creando sviluppo e occupazione, si sono svolti i diversi progetti per Cagliari Capitale della Cultura che hanno reso fertile il terreno per una partnership d'eccezione, presentata dal sindaco Massimo Zedda, che ha visto, insieme la Soprintendenza archeologica e il Polo Museale della Sardegna, la Regione e il contributo della Fondazione Banco di Sardegna che ha da subito appoggiato la candidatura a Cagliari Capitale della Cultura.
Tanti gli aspetti che, oggi, rendono la città pronta per l'avvio di importanti progetti internazionali. Certamente, in tale cammino, come sottolineato dall'assessore alla Cultura Enrica Puggioni e da Maria Paola Zedda, direttore artistico di Cagliari Capitale della Cultura 2015, è stata cruciale la presenza di presidi e snodi culturali sul territorio che sono diventati sia attrattori che attivatori di processi con un considerevole coinvolgimento dei cittadini. Seguendo il medesimo filo rosso, la grande riflessione sui rapporti tra il Mediterraneo e l'Asia nella collaborazione con l'Hermitage riguarderà un dialogo costante con una fabbrica culturale che diviene stimolo per l'avvio di studi, ricerche, sinergie e relazioni tra Sardegna e Russia. «Faremo - ha precisato il Soprintendente Marco Minoja - una cavalcata tra 5 millenni di storia dove due linee parallele, quella del Caucaso e quella della Sardegna rappresentano importanti momenti di evoluzione. Più che una mostra, è una storia di idee che racconta ancora la civiltà contemporanea». Innovativo, come sottolineato dalla curatrice Maria Anna Montaldo, sarà l'allestimento curato dallo stilista Angelo Figus, per «un'esperienza immersiva, un dialogo emozionale con il visitatore che in maniera poetica riesca a colmare la distanza tra l'archeologia e il contemporaneo». I manufatti in oro, pietre preziose, argilla e pietra, bronzo, rame e argento, racconteranno la vita di tutti i giorni in Eurasia dal V al I millennio a.C. L'uomo che si trasforma, in quell'epoca, in cittadino e artefice del proprio destino, viene riassunto dagli oggetti rinvenuti in Caucaso e in Sardegna che raccontano la vita e la morte, parlando di un legame culturale molto profondo. Come quelli ritrovati nelle tombe a cumulo del Caucaso, e in una, in particolare, descritta ieri dal curatore del famoso museo russo Yuri Piotrovsky, con le pareti dipinte e dalle domus de janas sarde. Perché, in fondo, gli oggetti sono come idee e viaggiano alla medesima velocità, rendendo brevi le distanze fisiche e storiche.
Mariella Cortès