Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Niente lezione: un'esagerazione, anzi no

Fonte: L'Unione Sarda
2 ottobre 2015

Favorevoli e contrari, i genitori si dividono sulla decisione del sindaco

Il cielo perdona, le mamme e i papà no. «Invece di chiudere tutte le scuole, il sindaco dovrebbe pensare a sistemare le fogne e a pulire le caditoie», commenta Luca Mereu, moglie e figlio al seguito. Dopo il falso allarme dei giorni scorsi le polemiche ripartono.
«Trovo sia un provvedimento decisamente eccessivo. L'altra volta si sono giustificati dicendo che l'acqua ha scaricato nel mare, questa volta cosa ci diranno?», domanda con tono sarcastico. «Penso sia un controsenso chiudere alcuni edifici e lasciarne aperti altri, ad esempio il Tribunale o i centri commerciali. Se effettivamente c'era un rischio elevato, come ci è stato dato detto, chi di dovere avrebbe dovuto chiudere tutto».
Il provvedimento del sindaco Massimo Zedda, in risposta all'allarme lanciato dalla Protezione civile, divide l'opinione pubblica.
C'e chi parla di «atto dovuto» e di «giusta precauzione», chi sostiene il contrario e insiste nella protesta. E poi ci sono loro, i bambini in vacanza forzata, che esultano e fanno il tifo per Zedda. Martire per i grandi, santo per i più piccoli. Ma la realtà in cambia: il malumore c'è. E si sente forte e chiaro.
«Penso che i meteorologi siano stati anche questa volta troppo precipitosi, così come è stato eccessivo blindare gli istituti scolastici», protesta Teresa Marras. «La giornata non è assolutamente da codice rosso. Se cominciano ad allertare per un po' di pioggia a intermittenza mi domando cosa farebbero se nevicasse».
Massimiliana Pintus va oltre: «Zedda dovrebbe rimborsare tutte le mamme costrette a rinunciare a un giorno di lavoro o a pagare una baby-sitter», azzarda. «E se gli rimane un po' di tempo potrebbe dedicarsi alla ristrutturazione delle scuole, visto che i tetti crollano anche col sole». Luciana Pili, nonna di tre nipotini, parte da una premessa: «Sono stata arruolata », racconta mentre passeggia in via Dante. Esce dal coro dei dissensi e ripiega sul buon senso: «L'altro giorno sono stati indubbiamente eccessivi, questa volta credo abbiano fatto bene», osserva. «Di certo la colpa non può essere data al sindaco, semmai sono i meteorologi ad aver sbagliato i calcoli».
Erika Melis si schiera a favore del primo cittadino: «Ho due figli, di sei e di undici anni. Me li sono tenuti a casa e sono felice di averlo fatto», rivela. «Forse da un certo punto di vista la chiusura delle scuole è stato un provvedimento esagerato ma le previsioni non offrono una certezza assoluta. Nell'eventualità reputo sia meglio eccedere in prevenzione. Le esperienze del passato insegnano. O l'ameno dovrebbero farlo».
Carole Orrù non ha dubbi: «Ma quando mai eccessivo? È l'unica cosa giusta che ha fatto Zedda». Sua figlia Giorgia, di dodici anni, sorride: «Ha fatto bene». Dopo un paio d'ore in giro per la città il bilancio è a sfavore di Zedda. Sempre che il cielo ancora una volta non stupisca.
Sara Marci