Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

a Cagliari riaprono le scuole La furia del ciclone sull'Isola

Fonte: L'Unione Sarda
2 ottobre 2015

Il ministro Galletti annuncia un piano da 81 milioni. Grillo: «Renzi irresponsabile»

Il sud respira:  a Cagliari riaprono le scuole

 A Quartu no Il ciclone si allontana dal sud dell'Isola ma minaccia ancora la Gallura e il Logudoro, dove oggi la guardia rimarrà alta - è prevista una «criticità elevata», mentre nel Cagliaritano l'allerta è stata declassata a «moderata» - e ieri le piogge torrenziali hanno lasciato segni simili a quelli dell'alluvione del 2013. Non si sono contate vittime, per fortuna, ma Olbia ha trascorso altre ventiquattr'ore da incubo, tra l'esondazione del canale Siligheddu, l'abbattimento di un ponte da parte della Protezione civile e la richiesta dello stato di emergenza. Proprio come nel novembre di due anni fa. Un déjà-vu di fango e pietre a Torpé e Posada: un ponte crollato, strade trasformate in torrenti di acqua torbida.
IL MINISTRO Di fronte all'ennesimo disastro annunciato, un remake depotenziato del ciclone Cleopatra, il Governo ha cercato - almeno apparentemente - di dare un'accelerata alle opere necessarie per la sicurezza del territorio. In particolare della Gallura: «Abbiamo stimato il fabbisogno immediato per Olbia, con progetti già in fase di esecuzione per un importo di 81 milioni di euro, inseriti nell'accordo di programma che tra pochi giorni firmerò con la Regione», ha detto dall'Expo il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. Di questi fondi, «16 milioni sono disponibili subito per interventi nelle zone più colpite in queste ore».
GRILLO Ma non è bastato a disinnescare la polemica a distanza con Beppe Grillo, che su Twitter ha attaccato: «Il governo per due anni se ne è fregato del grave dissesto idrogeologico della città. Le bombe d'acqua non esistono, i premier irresponsabili sì, ma oggi a Olbia non se ne vedono».
CAGLIARI E DINTORNI In un'Isola che in parte rimane ancora chiusa per pioggia, la zona del Cagliaritano prova a ripartire dopo la grande serrata di scuole e uffici. Cagliari ieri si è svegliata di nuovo sott'acqua. La spiaggia del Poetto è stata cancellata dalla pioggia e dalle onde. Il vento ha abbattuto la copertura di un chiosco, ancora fresco di inaugurazione. La seduta del consiglio regionale è slittata a martedì prossimo. Le attività negli ospedali sono state ridotte allo stretto necessario, mentre sono state rinviate tutte le visite ambulatoriali «non urgenti».
LA POLEMICA Uffici comunali e regionali chiusi al pubblico, anche se impiegati e funzionari sono andati a lavorare come tutti i giorni: proprio su questo aspetto c'è stato un botta e risposta tra il sindacato dei dipendenti regionali e l'assessore agli Affari generali. «Il rischio per il pubblico è diverso dal rischio che corrono i dipendenti regionali?», chiede il Sadirs. «Abbiamo tenuto conto della necessità di garantire la sicurezza degli utenti ma non trascuriamo l'incolumità di chi lavora negli uffici di assessorati, enti e agenzie», ha risposto Gianmario Demuro. Oggi nel capoluogo tutte le attività riprenderanno normalmente: scuole, università, ospedali e tutti i servizi pubblici.
IL CASO QUARTU Invece, a Quartu, il sindaco Stefano Delunas ha deciso di confermare la chiusura delle scuole per tutta la giornata.
Michele Ruffi