Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pigliaru: «Basta con le speculazioni»

Fonte: L'Unione Sarda
2 ottobre 2015

Il presidente annuncia una stretta sull'edilizia selvaggia: ma ora pensiamo all'emergenza 

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, si concentra sulle condizioni critiche della pioggia e annuncia nuove regole e una stretta sulla speculazione edilizia nei territori a rischio. Dalla sala operativa della Protezione civile di Cagliari il presidente tiene sotto controllo l'emergenza che si è spostata verso il nord dell'Isola. Con lui il capo della Protezione civile, Graziano Nudda, il comandante del Corpo forestale, Gavino Diana e l'assessore dell'Ambiente, Donatella Spano. «Stiamo cercando di gestire l'emergenza, grazie a un grande coordinamento tra Protezione civile, Forestale e sindaci». Ieri mattina il presidente ha ricevuto una chiamata dal premier Renzi e dal ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti: «Sono pronti a schierare la Protezione civile nazionale in caso di necessità».
Da Olbia non arrivano buone notizie e «stiamo dirottando le forze in quei territori», annuncia l'assessore dell'Ambiente, Donatella Spano. Se la prima preoccupazione di Pigliaru è «salvare le vite umane, prima di avere la stima dei danni», è inevitabile pensare che le criticità sono sempre negli stessi luoghi: «Questi sono gli effetti di anni di utilizzo sbagliato del territorio su cui in tanti hanno speculato», dice il presidente, «dobbiamo mettere fine a questi fenonemi». L'annuncio è per una stretta che imporrà «regole ferree», e che andrà di pari passo con i piani di assetto idrogeologico (Pai) da parte di tutti i Comuni. «Con il Comune di Olbia abbiamo fatto il piano che verrà finanziato con 80 milioni erogati dal Governo», annuncia il presidente Pigliaru. Poi, aggiunge: «Nel dossier consegnato a Renzi, tra le varie cose, abbiamo chiesto fondi per interventi di mitigazione».
A sollecitare il Governo per un intervento immediato a Olbia c'è anche il senatore del Pd, Silvio Lai: «La città non doveva attendere un'altra calamità per far capire quanto sia urgente lo stanziamento di fondi. Bisognava intervenire prima». (mat. s.)