Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Acquazzone pomeridiano poi la grande attesa notturna

Fonte: L'Unione Sarda
1 ottobre 2015

L'EMERGENZA. Strade semideserte, i cittadini hanno rispettato le prescrizioni

 

Risparmiata dalla pioggia torrenziale che ha invece colpito il versante sud-occidentale dell'Isola, Cagliari ha risposto all'allerta meteo lanciata ieri mattina dalla Protezione civile con assoluta diligenza. Sin dal primo pomeriggio e fino a sera inoltrata, quando più critica sarebbe dovuta essere l'emergenza, la città è rimasta fondamentalmente deserta. Cagliaritani rintanati in casa e strade praticamente scorrevoli, senza grande traffico. Così, anche nel momento in cui dal cielo gonfio di nuvole nere è venuta giù la pioggia e il temporale si è fatto sentire, il caos che preoccupava non poco vigili urbani e forze dell'ordine non c'è stato.
LA VIGILANZA Dalla centrale operativa della Polizia municipale di via Crespellani, la città è stata tenuta sotto stretto controllo. Mentre pattuglie sono state inviate a presidiare i punti più critici. Primo fra tutti Pirri e i rioni più esposti al rischio alluvione che già in passato, e ripetutamente, avevano fatto i conti con imponenti allagamenti e vere e proprie calamità.
Qui i vigili hanno operato sin dalla mattina e dal primo pomeriggio per avvisare la popolazione. Megafoni e sirene, informazioni quasi “porta a porta” per preparare i residenti ad ogni eventualità.
I DISAGI Fino a tarda sera, pochissime le situazioni critiche. Qualche problema nella quartiere di Santa Lucia ma l'allarme non è certo scattato. Mentre i volontari della Vab Sardegna Protezione civile sono stati dirottati a Marina Piccola dove la rotatoria è stata interessata da un consistente allagamento per colpa delle caditoie non perfettamente libere. Così si è ricorso alle autopompe per liberare la strada dall'acqua. Proprio i tombini non sempre puliti hanno creato qualche preoccupazione nella zona della Marina. Questa volta, però, tutto è andato liscio e l'acqua piovana ha proseguito la sua “corsa” nella tubazioni senza provocare allagamenti delle strade e dei vicoli del quartiere affacciato su via Roma.
DALLA CENTRALE «La città - ha spiegato il comandante della Polizia municipale, Mario Delogu - ha risposto correttamente e con grande maturità all'invito diramato in mattinata e nel pomeriggio. Le strade sono rimaste libere e il traffico scorrevole. Se ci fosse stata l'emergenza, che fortunatamente non si è verificata, i mezzi di soccorso sarebbero intervenuti senza difficoltà». Il momento più preoccupante si è registrato verso le diciotto, diciannove del pomeriggio, quando il ciclone si è avvicinato alla città. E se non ha sfogato sul capoluogo la sua forza, si è annunciato con lampi e tuoni e un breve seppur intenso temporale.
I TURISTI I croceristi affrettavano il passo per raggiungere il porto e salire a bordo della nave. Per loro tanta delusione, poco sole e la preoccupazione di una traversata non serena, viste le previsioni di mare mosso. Insomma, sarà per le scuole chiuse, gli ambulatori degli ospedali fermi e le facoltà in ferie forzate, ma Cagliari è sembrata una città in qualche caso inanimata. Diversi negozi hanno chiuso anticipatamente e chi ha lasciato le serrande sollevate non ha fatto molti affari per la scarsa presenza di clienti. In mattinata, in Municipio, è stato riunito il centro operativo. Il sindaco Massimo Zedda ha firmato l'ordinanza per la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado che varrà anche per anche questa mattina, così come chiusi resteranno gli uffici comunali, fatti salvi quelli essenziali per la cittadinanza.
LA RISPOSTA È stato soprattutto l'invito a evitare al massimo gli spostamenti a essere stato accolto positivamente dai cagliaritani che non hanno intasato con le loro auto neppure le strade più sensibili e d'accesso ai presidi ospedalieri.
Insomma, un lungo pomeriggio pensando al peggio, con lo sguardo rivolto verso il cielo cupo, che però ancora una volta ha evitato di creare, su Cagliari, gravi problemi.
IN STRADA Alle 18,30 il temporale s'è fatto intenso. Sotto le pensiline del pullman i pochi passeggeri aspettavano di poter salire sui mezzi pubblici per rientrare. Via Bacaredda, pioggia battente. «Corro a casa, un po' di timore ce l'ho eccome», dice Sandra Sanna, ombrello aperto nonostante la tettoia della pensilina del Ctm. «Spero solo che il pullman passi in fretta, prima che arrivi il ciclone».
In via Roma l'acqua scorre veloce lungo il marciapiede. «Sono andato all'Università, non sapevo nulla della chiusura, mi ha avvisato mia madre al cellulare», racconta Giorgio Manca. Alla fermata i sorrisi si sprecano. «Un'esagerazione, come la volta scorsa». Sono giovanissimi, credono poco all'emergenza. E la buttano sull'ironia. Mentre il cielo, lentamente, si apre.
Andrea Piras