Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Lotte di correnti, tempo sprecato»

Fonte: L'Unione Sarda
28 settembre 2015

L'appello finale del segretario regionale al popolo democratico dopo le recenti tensioni

«Dobbiamo mettere fine alle divisioni, è una perdita di tempo che potremmo utilizzare per pensare a un altro futuro».
Chi si aspettava frecciate o bacchettate è rimasto a bocca asciutta, perché il discorso finale del segretario Pd Renato Soru punta tutto sull'unità. Il modo più consono, forse, per celebrare la fine della festa dei democratici, perché non sia «un momento di autocelebrazione ma l'occasione per lavorare e avere una prospettiva comune di futuro». Dentro il partito le correnti comunque ci sono e nonostante l'applauso di tutta la platea non si può non tenerne conto. Ma sono cose che il segretario tralascia durante il bilancio della tre giorni Dem.
Il ricordo di Pietro Ingrao riporta la nostalgia «di una politica educante che non c'è più». Uno sguardo indietro per cercare di ricostruire il futuro, riprendere in mano la società e «fare politica in ogni quartiere, diventare un punto di riferimento». Durante alcuni dibattiti si è discusso sulla “posizione” del Pd e in tanti si sono chiesti se sia ancora un partito di sinistra. Per Soru la risposta è sì, ma soprattutto la cosa importante per il segretario è che «essere di sinistra ha ancora un senso. Diversamente le risposte che ci siamo dati su alcuni temi trattati nei dibattiti sarebbero state diverse».
Soru non può sottrarsi a dare qualche indicazione per il futuro: «Quando ci parliamo capiamo che i temi sono sempre gli stessi. Dobbiamo aiutarci a capire i problemi e risolverli; tutti insieme». Così si chiude la tre giorni di Festa dell'Unità in una sala della stazione marittima (piano alternativo per la pioggia). A fare da cornice al finale ci sono gli applausi, i saluti e gli abbracci. Non è tempo di commenti anche perché la chiusura di Soru è stata un appello ulteriore: «Spero che questa festa ci abbia insegnato a saper cogliere il bicchiere mezzo vuoto e concentrarci su questo, piuttosto che applaudire il bicchiere mezzo pieno». (mat. s.)