Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Alla Marina tra odio e amore

Fonte: L'Unione Sarda
22 settembre 2015

LA MOVIDA. «Servono controlli più frequenti e un miglior servizio di raccolta dei rifiuti»

 

Molti i residenti imbufaliti per il chiasso ma tanti lo tollerano 


Una scintilla, non ci puoi fare niente. Se scocca hai poche alternative: «Devi essere innamorato di questo quartiere per stare qua». È una questione di cuore, Piergiacomo Serra è un giovane avvocato che ha scelto di vivere in via Cavour, in un palazzo fresco di restauro.
MARINA PER SCELTA Quartiere della Marina, tra fuga dei vecchi e scelta di vita multiculturale dei nuovi residenti: c'è chi scappa e chi decide di investire qua, nel quartiere delle contraddizioni, bello e sporco, con portonicini in legno appena verniciati e altri bucherellati, chiusi con lucchetti di bicicletta. «Certo, molti scappano per il chiasso - racconta Piergiacomo Serra - c'è chi non resiste. E poi mancano i controlli, o meglio, dovrebbero essere più frequenti». A Loretta Cuileddu il silenzio non piace per niente. Le viene l'allergia, se non sente schiamazzi: «Abito da sola, mi piace stare qua perché è un quartiere vivo, ci sono traffico e gente». C'è sempre un ma: «Più che sporco direi che è lurido». Cassonetti straripanti, qua e là fa la sua comparsa, ogni tanto, un materasso.
PAESE MARINA Profumo di grigliata mista e kebab, reggiseni e slip stesi ovunque, il porto si svela quando percorri le stradine perpendicolari a via Roma: se ami la Marina non la lasci facilmente. Valeria Boi è un giovane ingegnere: «Se dovessi cambiare casa ne sceglierei un'altra qua. Sembra di stare in un paese, ci si dà una mano, è una realtà sui generis . Passi e saluti tutti, trovi ancora le signore che si piazzano in strada con le sedie, c'è molta solidarietà». Però? «La gestione dei rifiuti è lacunosa, vedremo che accadrà con la raccolta porta a porta. Il quartiere è sporco e puzza». Federico Ibba è residente, esponente locale del Partito popolare europeo ma soprattutto portavoce del comitato di quartiere: «La presenza di tavoli per me è sinonimo di tasse pagate, che a loro volta si traducono in servizi. Non mi piace, però, la via Roma con sei corsie, ci vorrebbe un tunnel, e nemmeno il largo trafficato come viale Marconi».
LA FUGA Molti residenti storici, invece, si sfogano. Sono quelli che stanno scappando, esasperati dal baccano. «Non metta il nome», sembra un coro. Un residente in piazza Dettori sta impazzendo: «Vado via, sto cercando casa altrove». Un altro, accanto alla chiesa di Sant'Eulalia: «Spaccio e bagni pubblici, ogni sera». A chi evoca gli scenari di Barcellona, un altro, indiavolato risponde: «Ma la gente sa che pure lì stanno portando avanti una crociata per la tutela della quiete pubblica?». Marina, odi et amo .
Mariangela Lampis

Dalle agenzie immobiliari la sorpresa: qui si vendono molte case

«Eppure è una zona ambita»

 

Chi vuole fuggire, chi investe. Il mercato immobiliare rivela l'indice di gradimento di un quartiere. «La Marina è l'unico quartiere dove si vende con una plusvalenza proiettata nel tempo».
Andrea Pinzaglia, agente immobiliare di Tecnocasa, ci lavora da oltre quindici anni. E ci ha pure vissuto: «In origine, negli anni Novanta, c'erano ancora i residenti originari, poi è iniziato il ricambio generazionale, insieme al recupero con ampi investimenti. Il cliente-tipo che si è affacciato era il libero professionista, ora ci sono tanti nuovi appartamenti con il vantaggio della centralità». Ma è il discorso sul valore ad avere convinto molti: «Abbiamo potuto puntare su una rivalutazione estesa nel tempo, un investimento a lungo termine, è il margine di incremento del valore, ancora oggi, a fare la differenza».
E i prezzi? «Si aggirano intorno ai due mila euro a metro quadro, che in altri quartieri rappresentano la cifra massima, la potenzialità è determinante. Stiamo parlando del nuovo. Ci sono molti vantaggi dal punto di vista economico che riescono a compensare i difetti. Dal punto di vista commerciale c'è maggior interesse, visto il traffico di persone e le attività. Nel centro storico è sempre stata la zona più ambita».
Capita anche questo, in mezzo ai residenti che non riescono a dormire: «Una cliente ha acquistato un secondo appartamento a Stampace alto. Ha deciso di tornare alla Marina, c'era troppo silenzio». (m. lam.)