Rassegna Stampa

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Parcheggi sotterranei in via Roma: "Un progetto da rilanciare"

Fonte: web Castedduonline.it
9 settembre 2015

 


Il centrodestra chiede di rispolverare il progetto del multipiano da 460 posti auto stoppato nel 2011 dalla Giunta Zedda. Massidda: “Sono state pagate le penali alle ditte che si erano aggiudicate l'appalto?”

Autore: Federica Lai il 08/09/2015 10:09


Il mega progetto del multipiano in via Roma torna in auge, almeno a parole. Un parcheggio sotterraneo da 460 posti auto stoppato dalla Giunta Zedda nel 2011. “A me piaceva molto –  dice l’ex presidente dell’Autorità portuale, Piergiorgio Massidda – e sarebbe stata l’occasione per realizzare una grande piazza sul mare, liberare il centro della città dalle auto e creare nuovi parcheggi, oltre che posti di lavoro”.

Il progetto da oltre 7 milioni di euro risale al 2009, durante l’amministrazione Floris: ad aggiudicarsi l’appalto fu un’associazione temporanea di imprese composta dalla Ciro Menotti e la Worl trade s.r.l. Poi lo stop nel 2011 da parte della Giunta Zedda con la delibera 165 del 25 agosto: una decisione supportata da una relazione del Cirem, centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità, dell’Università di Cagliari in cui venivano evidenziati “i possibili rischi di congestione e in generale di disagi per il traffico pubblico e privato”. “Ancora adesso non riesco a capire i motivi che hanno portato questa amministrazione a bloccare il progetto – continua Massidda – Nessuno è riuscito a darmi una spiegazione valida. Ma soprattutto vorrei capire a quanto ammonta la penale e chi dovrà pagarla alle ditte che si erano aggiudicate l’appalto”.

Un’alternativa al progetto viene proposta da Pierluigi Mannino, consigliere comunale di centrodestra. “Se quel progetto non va bene – spiega – si potrebbe pensare di utilizzare le scalette di viale Regina Margherita: si possono buttare giù e usare il dislivello per realizzare un parcheggio interrato con ingresso in via Roma. Una soluzione alternativa, da studiare insieme a tecnici ed esperti, che forse potrebbe essere anche più economica rispetto al vecchio progetto”.