Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La “cittadella” dimenticata dal Comune

Fonte: L'Unione Sarda
7 settembre 2015


Via Tommaseo-via Boiardo

 

È nata a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta come un'oasi in pieno centro. Oggi, è un rione a ostacoli. Dove l'elenco di ciò che non va si allunga impietoso. Al pari dell'esasperazione delle circa 150 famiglie che, dal '66 in avanti, hanno messo radici nella cittadella - dieci fabbricati signorili - abbracciata dalle vie Tommaseo, Boiardo e Goldoni, e dei commercianti con serrande in via Pontano. Capirli, è questione di un attimo.
Quanto basta per lasciare piazza Giovanni XXIII e imboccare via Tommaseo. Pochi passi ed è disastro. Non tanto per le transenne che occludono uscite e porzioni di porticato. Il problema vero, delle aree interdette, sta nel contenuto.
Marciapiedi sfondati, zoccoli divelti, archi e pilastri venati di crepe. E poi asfalto irregolare, dossi e fossi. Griglie pericolanti. E infiltrazioni, che diventano pioggia nei garage interni. «Non ne possiamo più». Pettine in mano, Pierluigi Pinna lascia per un attimo il salone aperto dal padre Francesco per mostrare il suo ingresso. I portici minacciano il crollo e il pavimento è impraticabile. «Una residente è caduta e il Comune che fa? Chiude l'area e si dimentica». In base a una convenzione del 1966, la manutenzione dei marciapiedi e del cortile spetta all'amministrazione. «Abbiamo segnalato a più riprese i cedimenti della zona», precisa Antonio Evangelista, uno degli amministratori condominiali, «il sindaco e gli assessori competenti ci hanno ricevuto nel 2012, senza seguito: chiediamo un altro incontro urgente, occorrono massimo 30mila euro, per risanare l'area».
Clara Mulas