Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Detestati dagli automobilisti

Fonte: L'Unione Sarda
7 settembre 2015


La coop: «Ma siamo i paladini dei disabili e degli anziani» - La dura vita degli addetti alla rimozione delle macchine in sosta vietata

 

I cagliaritani danno il meglio, quando li incontrano per strada. Gestacci dal finestrino dell'auto, ogni tanto un sofisticato carognasa , oppure un più cordiale ladronisi , se non vogliono andarci pesante. Il resto è roba da censura. Dovessero scrivere un frasario dell'automobilista furioso, gli addetti alla rimozione forzata dei veicoli riempirebbero centinaia di pagine. Sono quelli che circolano con il carro attrezzi: vita dura da gruista inflessibile, la loro.
INSULTATI In questi anni hanno sopportato in silenzio ma ora questa fama di avvoltoi non la digeriscono più. «La gente è esasperata ma sta sbagliando destinatario. Non ci meritiamo gli insulti». Lo dice con amarezza Davide Mucelli, presidente della cooperativa Servizi e trasporti 2000 che in città gestisce il servizio, con il coordinamento della polizia municipale. «Siamo quelli che sedici anni fa hanno occupato il Municipio perché la ditta per cui lavoravamo aveva chiuso i battenti. Con l'allora sindaco Delogu era stato trovato un accordo: avremmo fondato una cooperativa, utilizzando la liquidazione per pagare i mezzi. E così è stato. Non siamo speculatori, a stento riusciamo a ritagliarci uno stipendio minimo».
LO SFOGO Ora sono richiesti sacrifici per dare continuità al servizio: «Caro-gasolio, Iva alle stelle, rinunciamo agli straordinari e facciamo i salti mortali. Siamo dieci dipendenti». Dal primo gennaio di quest'anno al mese di agosto le uscite per le rimozioni, inclusi i meno frequenti “mezzi” interventi, ovvero i casi in cui l'auto non viene portata via, sono stati 6.602. Nello stesso periodo dello scorso anno, circa 200 in più: 6.839 il dato preciso. «Un servizio importante».
SOSTA SELVAGGIA A volte è difficile capire anche come abbiano fatto a parcheggiare in maniera così fantasiosa, certi automobilisti. «Capita anche che qualcuno si piazzi davanti ai negozi, bloccando l'ingresso», racconta Bruno Pitzalis, vicepresidente della cooperativa. «Alla polizia municipale arrivano chiamate di commercianti disperati perché non riescono a sollevare le serrande».
PALADINI DEI DISABILI Mica solo insulti, però. «Ci dicono che siamo diventati gli angeli dei disabili e degli anziani. Il loro affetto ci ripaga di ogni offesa». E capita anche di sentire frasi davvero di cattivo gusto da parte di persone che avevano occupato il parcheggio dei disabili: «Irripetibili, meglio lasciar perdere». Le anziane che non riuscivano a passare nemmeno sul marciapiede ringraziano, a modo loro: fillu miu , Dio ti benedica. I disabili si sbracciano per salutarli.
IL DOVERE «Dobbiamo fare il nostro dovere. Lavoro ingrato, certo, ma necessario. Con noi, a bordo c'è sempre un agente della polizia municipale: raccoglie le segnalazioni che arrivano dalla centrale operativa e decide di intervenire». Le espressioni più colorite, in genere, non arrivano dai proprietari delle auto, che invece regalano scene da fiction. «Si chiudono dentro la macchina che dobbiamo portare via». Barricati per scongiurare la rimozione. Peccato che la resistenza, a volte, costi pure una denuncia per interruzione di pubblico servizio.
Mariangela Lampis

«Cerchiamo di tutelare i più deboli»
Vigili in azione quando si calpestano i diritti

 

Non è certo piacevole rimuovere auto qua e là. Lo dicono gli operatori e lo ribadisce la polizia municipale. Il Comando ci tiene a chiarire che le ragioni degli interventi sono nobili: «Cerchiamo di tutelare le categorie deboli e di intervenire per proteggere soprattutto loro». Ecco perché anziani e disabili, in genere, accolgono con un applauso l'intervento della gru. Si corre ai ripari quando i seguaci della sosta selvaggia esagerano, calpestando i diritti degli altri. «Parcheggi dei disabili occupati», precisa il Comando, «marciapiedi dove le auto non lasciano spazio ai pedoni, passaggi pedonali». La caccia al parcheggio sempre più complicata è un'attenuante ma resta il fatto che i cagliaritani sono professionisti nelle soste estrose.
Nel caso del passo carrabile si interviene su richiesta del residente o del commerciante. Dalla centrale operativa la chiamata viene girata all'agente di turno che si trova a bordo del carro attrezzi: se si accerta che l'auto non dovrebbe stare lì, il gancio per trasportare il veicolo è pronto. (m. lam.)

Molti i disperati
sprovvisti
di assicurazione
Viale Monastir

 

I disperati senza assicurazione sono in aumento. E se il loro veicolo viene rimosso con il carro attrezzi, devono rinnovare il tagliando per riaverlo indietro. In caso contrario è impossibile ritirarla. In genere scatta l'effetto-domino, che va a pesare sulle tasche di chi è già disperato. Chi non ha l'assicurazione temporeggia. «Deve trovare i soldi per pagarla», spiega il presidente della coop che gestisce il servizio, Davide Mucelli. Ma passano i giorni: significa che alla spesa per la rimozione, che a Cagliari è di 73,50 euro, «tra le più basse in Italia», si devono aggiungere 11 euro per ogni giorno che passa. L'auto rimane nel deposito di viale Monastir? Il contatore avanza. «Davanti alla disperazione non riusciamo a restare insensibili. Sapessero, quelli che ci insultano». (m. lam.)