Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Comune dice sì ai gazebo per gli operatori

Fonte: L'Unione Sarda
28 agosto 2015

SAN BENEDETTO.

Turisti e clienti in fila.

 

Mercato, grigliata per strada I pescivendoli sfollati dopo il crollo: «Dobbiamo campare» 

Spigole, muggini, seppie, gamberoni e anguille arrosto vanno a ruba. La grande grigliata all'aperto del mercato di San Benedetto piace ai cagliaritani e soprattutto ai turisti. Ma il quarto giorno di chiusura del reparto ittico, con gli operatori costretti a vendere il pesce all'aperto, si chiude con una grande novità: il Comune dà il via libera all'allestimento di gazebo all'esterno della struttura, con acqua potabile fornita dall'amministrazione e spazi uguali per tutti gli operatori.
LA GRANDE GRIGLIATA Dopo il successo di mercoledì mattina, anche ieri Gigi Spiga e i suoi collaboratori hanno sistemato la grande griglia per arrostire pesci, gamberoni, anguille e seppie. «Cerchiamo di campare. La chiusura forzata ci ha creato danni ingenti». L'odore dei muggini arrosto invade la zona. C'è chi ordina e attende pazientemente, ammirando gli arrostitori all'opera. Alcuni clienti si siedono nelle aiuole per gustarsi il pesce appena arrostito. E se i prodotti finiscono basta una telefonata. In un attimo ecco arrivare, in auto, un collaboratore con anguille freschissime sistemate in una busta. «Prepara lo schirone », urla Gigi. «Ecco le anguille. Chi le aveva chieste?»
TURISTI AFFASCINATI Gli arrostitori, ma anche gli altri pescivendoli che hanno allestito le bancarelle di pesce e frutti di mare sul marciapiede nel lato del mercato di via Cocco Ortu, sanno benissimo di essere a rischio. «Lo so, possono sanzionarmi. Ma cosa dovrei fare? Buttare la merce che avevo ordinato? Stare fermo senza far niente?» Maglietta rossa, pantalone lungo e infradito, un venditore di pesce serve una coppia. «Ho una famiglia, non incassare per quattro giorni significa non portare il pane a casa». Sarà il clima di allegria, sarà l'odore di arrosto, saranno le urla per lodare la bontà del proprio prodotto, ma il risultato è che attorno alle bancarelle si formano le file. Tra i clienti tanti turisti. Il gazebo con griglia e spiedi è il più gettonato. Si ordina, si aspetta qualche minuto, si paga e si mangia. Le domande in inglese e le risposte in casteddaio regalano risate a tutti. Chi mangia è soddisfatto: «Good, good».
I FRUTTI DI MARE Al lavoro anche i venditori di frutti di mare. Sono i più penalizzati. E lo sanno. «Sappiamo che il Comune allestirà dei gazebo all'esterno fino alla riapertura del nostro reparto. Noi purtroppo siamo tagliati fuori per il tipo di prodotto che vendiamo».
GAZEBO ALL'ESTERNO Dopo il crollo avvenuto domenica e il lunedì trascorso a capire quali sarebbero state le conseguenze, gli operatori si sono organizzati e per tre giorni hanno venduto pesce e frutti di mare all'esterno. Intanto ci sono stati incontri, assemblee anche animate e colloqui con i rappresentati della Giunta e con il direttore del mercato. Scartata fin dal primo momento l'ipotesi di andare in altri mercati (Sant'Elia e via Quirra), i venditori chiedevano di restare a San Benedetto. «Abbiamo lavorato per accontentarli», spiega l'assessore comunale alle Attività produttive, Barbara Argiolas, «e siamo riusciti a trovare una soluzione in pochi giorni. Agli operatori che vendono pesce è stata offerta la possibilità di allestire un gazebo con l'autorizzazione della Asl 8. Dovranno avere un lavandino e acqua potabile, che gli forniremo noi». I gazebo all'aperto verranno allestiti da oggi nei parcheggi sul lato di via Pacinotti. I cartelli con i divieti di sosta sono stati sistemati da ieri. Sarà disponibile anche il “tunnel” del mercato riservato al passaggio dei mezzi. «Abbiamo individuato le zone all'ombra», sottolinea l'assessore. Rimangono fuori da questa soluzione i venditori di frutti di mare: «Servirebbero altri interventi, come la sistemazione di celle frigo, per poter ottenere le autorizzazioni». Tra oggi e domani si conoscerà il numero esatto degli operatori che aderiranno alla proposta dell'amministrazione comunale.
TEMPI E CONTROLLI Intanto all'interno del reparto ittico, dopo il crollo di domenica, vanno avanti i lavori. Le macerie sono state rimosse e gli operai stanno verificando la stabilità del soffitto anche nei punti non coinvolti dal cedimento. «Entro il fine settimana - fa sapere Barbara Argiolas - conosceremo i tempi precisi per la conclusione del cantiere. Speriamo che l'intervento possa terminare prima del prossimo weekend».
Gli operatori sono fiduciosi: «Gli operai stanno facendo il possibile. Temiamo però che qualche imprevisto possa allungare i tempi», dicono Pierpaolo Lai e Andrea Corda. Intanto all'esterno del mercato spunta anche un mezzo della Capitaneria. I pescivendoli lo notano immediatamente. Nessun controllo da parte delle forze dell'ordine è stato fatto in questi tre giorni di vendita all'aperto. Ma i pescivendoli che lavorano tra le bancarelle improvvisate e la griglia per arrostire sanno che prima o poi qualcuno arriverà per verificare autorizzazioni e documentazioni. «Cosa accadrà? Vedremo». Appuntamento a stamattina, fuori dal mercato di San Benedetto.
Matteo Vercelli