Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Via la Tasi e l'Imu»

Fonte: L'Unione Sarda
26 agosto 2015

ROMA. Prima uscita pubblica al Meeting di Cl a Rimini: basta berlusconismo Renzi:

Il premier contestato all'Aquila: la tappa è annullata

ROMA È il palco del meeting di Comunione e Liberazione a Rimini a ospitare il primo intervento pubblico del presidente del Consiglio Matteo Renzi dopo la pausa estiva.Tre le tappe della giornata del premier: Rimini, Pesaro e L'Aquila dove è stato costretto a saltare la visita in Comune per la minaccia di contestazioni.
A Rimini Renzi concede spazio a qualche polemica: contro «berlusconismo e antiberlusconismo che hanno messo il tasto pausa all'Italia per vent'anni»; contro l'opposizione interna al suo partito, accusata di usare le riforme per moltiplicare le poltrone; e contro la Lega e il suo segretario Matteo Salvini, mai citato direttamente.
A Pesaro, invece, Renzi cambia registro. Questa è l'anteprima di cento incontri che lo vedranno parlare dai palchi di altrettanti teatri italiani per raccontare cosa ha fatto di buono il governo e per raccogliere suggerimenti. Non a caso è proprio dalla città marchigiana che Renzi ribadisce agli italiani la sua promessa sul fisco: «via Tasi e Imu per tutti dal 2016».
All'Aquila, prima visita in veste istituzionale da quando è premier, il presidente del Consiglio è costretto dalle contestazioni a cambiare programma e ad andare direttamente al Gran Sasso Science Institute.Al centro del discorso tenuto nel capoluogo abruzzese i progetti di rilancio per la città e il Mezzogiorno: un «patto di due anni tra governo e Regioni da firmare entro il 31 dicembre».
Alcune affermazioni del premier a Rimini, dove l'intervento è stato ad ampio raggio, hanno avuto echi polemici. A dominare il dibattito, i temi dell'immigrazione e delle tasse. «Non cederemo al messaggio che vuole far diventare l'Italia terra della paura - ha precisato Renzi - prima salviamo le vite umane, possiamo pure perdere tre voti, non è buonismo ma umanità». Poco prima, su Facebook, l'accusa di Matteo Salvini: «Renzi chiacchierone incapace, cagnolino della Merkel. Dopo 18 mesi con lui e le sue amiche al governo, sono aumentate tasse e disoccupazione e l'immigrazione è fuori controllo». Ancora sulle imposte, il pesidente del Consiglio ha risposto alle critiche, precisando che «la riduzione delle tasse serve ad aumentare il grado di libertà di un Paese».
Quindi la stoccata alla minoranza dem, accusata di usare le riforme per moltiplicare le poltrone. «Dicono che se non c'è elezione diretta è a rischio la democrazia», ha detto Renzi del dibattito in corso sulla riforma del Senato «Non è che devi votare tante volte per avere più democrazia. Quello è il telegatto, non la democrazia. Moltiplicando le poltrone si fanno contenti quei politici, non gli elettori».