Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il custode: «Scarsa informazione sulla necropoli fenicio-punica» Tuvixeddu, bella e deserta

Fonte: L'Unione Sarda
24 agosto 2015

I ragazzi che si occupano della custodia tolgono le erbacce, curano il parco. Il degrado che offende altri luoghi storici della città qua non c'è. Ma i visitatori non arrivano. Fuori mano, valorizzata ma non “publicizzata”.

Necropoli fenicio-punica di Tuvixeddu, in via Falzarego l'ingresso promette bene: il colpo d'occhio, una volta all'interno, conferma le aspettative e lascia senza fiato. Le sepolture scavate sulla roccia si osservano dalla passerella in legno. Certo, ad agosto c'è di meglio che stare sotto il sole a picco, ma l'orario di apertura toglie ogni scusa: dalle 6 del mattino fino a mezzanotte. E invece: pochi biglietti staccati, a quanto pare pure le tracce dei cartaginesi, e non sono quelle dei romani, come nel caso della villa di Tigellio, interessano poco. Se visitare le residenze dell'aristocrazia imperiale costa due euro, l'accesso alla città dei morti è libero. Sempre il portale Cagliariturismo.it informa: «È la più vasta di tutto il bacino del Mediterraneo, si sviluppa tra il VI e il III secolo a.C. Il grande interesse archeologico della necropoli di Tuvixeddu risiede anche nella sua capacità di documentare, attraverso esempi rari in tutto il mondo punico, una tradizione di pittura Nord-africana». Si sbilancia un po' il ragazzo che copre il turno della tarda mattinata: «Guardi come abbiamo curato l'angolo verde, lassù. Però viene poca gente, non c'è niente da fare». Qualche turista ogni tanto si fa vedere: «Ma sul sito c'è poca informazione. Un vero peccato». (m. lam.)