Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Appalti, un miliardo di tentazioni Alleanza anti-corruzione con i Pm

Fonte: L'Unione Sarda
6 agosto 2015

Al via il piano di infrastrutture: vertice “preventivo” tra Regione, procuratori e prefetti 

«La corruzione vive nell'ombra e nell'assenza di informazione, negata ai cittadini e catturata da chi pensa di rubare soldi pubblici per il proprio interesse».
Una presa di posizione del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, sul fenomeno della corruzione nelle procedure dei bandi pubblici. All'orizzonte c'è oltre un miliardo di euro che la Regione metterà a gara, tra il 2015 e 2016, per il Piano regionale delle infrastrutture e che rischia di diventare terreno sensibile per operazioni poco trasparenti.
È proprio in quest'ottica che si è tenuto, ieri mattina a Villa Devoto, l'incontro tra Regione, prefetti, procuratori della Repubblica, Autorità nazionale anticorruzione e presidenti regionali di Anci Sardegna e Consiglio delle autonomie locali. L'obiettivo è condividere informazioni e meccanismi per alzare il livello di guardia sugli attacchi a un sistema che proprio nella poca informazione e nella frantumazione delle procedure registra la sua falla più vasta.
NUOVO SISTEMA Muove i primi passi un nuovo metodo che cerca di rendere impermeabili le procedure per gli affidamenti delle gare d'appalto e la gestione dei soldi pubblici. «Abbiamo condiviso le informazioni sul mutuo e su tutti i bandi che verranno finanziati», spiega Pigliaru, «vogliamo mettere in piedi un sistema di banche dati per il monitoraggio di tutte le procedure, anche nei Comuni».
Da quello che emerge il principio di fondo è: se tutti sanno quello che succede aumenta la possibilità che si possano individuare storture e tentativi di corruzione. «Cerchiamo di arginare un fenomeno che in Sardegna, per fortuna, è ancora limitato», sottolinea Pigliaru. Presente anche l'assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, che sottolinea l'importanza di «avere un sistema che permetta di seguire una procedura di gara in tutte le sue fasi».
IL MILIARDO Si tratta della somma del mutuo contratto dalla Regione per le infrastrutture (550 milioni di euro) e 537 milioni di fondi Anas. Uno stanziamento di una certa entità ma per il quale «non è stato ancora erogato nemmeno un euro», fa presente Maninchedda, «volevamo prima condividere il Piano». Questi fondi serviranno per finanziare diversi interventi sulla viabilità e su numerose opere pubbliche.
«Una ricerca ha evidenziato che al sud Italia un chilometro di strada costa quattro volte di più rispetto ad altre regioni», dice Pigliaru, «vogliamo evitare che in Sardegna si verifichi una situazione di questo tipo».
I COMUNI Pienamente coinvolti in questo protocollo anticorruzione anche i Comuni come destinatari dei trasferimenti da parte della Regione. In accordo con l'Anci, le risorse verranno erogate solo se gli enti locali, che partecipano alla gara d'appalto, sottoscriveranno il Patto di integrità.
Questo accordo impone regole ferree e l'obbligo di vigilare e segnalare situazioni poco chiare. Per chi non rispetterà le regole sono previste sanzioni come l'esclusione dalla procedura di affidamento, la rescissione del contratto e l'impossibilità di poter partecipare ad altre gare per un periodo compreso tra sei mesi e tre anni. L'accordo prevede, inoltre, delle tutele anche per i dipendenti della Regione che segnaleranno illeciti o comportamenti poco chiari. C'è poi da affrontare la questione sugli affidamenti diretti, cioè senza gara d'appalto per cui «la legislazione presenta diverse falle», dice Maninchedda.
Matteo Sau