Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Prive di requisiti le ditte vincitrici dell'appalto

Fonte: L'Unione Sarda
3 agosto 2015

VIALE REGINA ELENA.

Gara da rifare per la gestione dei locali al Bastione Sotto le mura senza bar

 


Nove società interessate, due offerte presentate, nessuna valida. Resta vuoto, e rischia di rimanere così per molto, lo spazio per bar-ristorante del Giardino sotto le mura di viale Regina Elena. A colpire, forse, è la maledizione della Passeggiata coperta: chi avesse vinto il bando del Comune per il punto-ristoro con vista sul Terrapieno, a lavori finiti avrebbe preso in gestione anche la galleria sotto il Bastione, chiusa da cinque anni a causa di misteriose infiltrazioni d'acqua. Ma il verdetto è stato emesso tre giorni fa dal servizio comunale Parchi e verde, alla fine di una procedura durata più di un anno e mezzo: non si procede «ad aggiudicazione alcuna». Tutto da rifare.
Per tre anni era un cantiere abbandonato. Disguidi burocratici e problemi per la ditta che stava effettuando i lavori avevano reso inaccessibile l'area che va dall'ascensore più basso di Saint Remy al parcheggio dell'Apcoa. Uno stallo iniziato sotto Emilio Floris e proseguito con l'avvento di Massimo Zedda. Che a un certo punto sblocca la situazione e il 28 marzo dell'anno scorso taglia il nastro. Nasce il Giardino sotto le mura, con le sculture di Pinuccio Sciola a dare un tocco in più: circa 6.500 metri quadri «restituiti alla città», aveva detto il sindaco. C'era anche una costruzione: un punto-ristoro, con spazio per attività ricreative «per il quale abbiamo già nove imprenditori interessati», aveva spiegato l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau. La fiducia non aveva fatto i conti con la burocrazia.
Il procedimento per affidare la gestione del bar-ristorante parte il 12 dicembre 2013, con la pubblicazione di un avviso per le manifestazioni d'interesse. Uno spazio appetibile, in concessione a un prezzo molto abbordabile: l'affitto minimo proposto era di mille euro al mese, per sei anni. Nessun onere per il periodo di avviamento dell'attività. È prevista «l'opzione di affidare, con successivo atto, in concessione allo stesso gestore anche gli ambienti della Passeggiata coperta». Un affare. Il 7 febbraio si scopre che le società che vorrebbero gestirlo sono nove ma una, la Karalis Events, viene subito esclusa: ha sbagliato nell'invio della busta. Non tutte le altre otto partecipano alla seconda parte del procedimento, la gara con la presentazione delle offerte. Entro il 27 marzo di quest'anno arrivano solo due plichi, la commissione valuta e il 14 maggio assegna i punteggi: la proposta migliore è quella di Pomata e Sarconline, con subappaltatore Tes Garden. L'altra è arrivata dal raggruppamento E-Pizza Srl, Caredda Sandro, con subappaltatore Pro Tecno Service, affiancati da Pi.Po.Pa Srl. Visti i nomi delle ditte si prevedeva ristorazione di alta qualità con intrattenimento, anche per bambini.
Ma l'iter non è finito: l'assessorato «dà avvio alle verifiche sui requisiti di ordine speciale e generale su ambedue i concorrenti». E il piano di rilancio s'infrange contro la scoperta di irregolarità contributive di alcune delle ditte che partecipano alle due cordate di imprese: sono causa di esclusione, dicono le leggi. Le offerte vengono cassate e, scrivono in assessorato il 30 luglio scorso, «non esistono i presupposti per procedere ad aggiudicazione alcuna».
Un vuoto che si apre dopo 20 mesi di aspettative che avevano bloccato un'altra opzione: il trasferimento in quella struttura del Caffè degli Spiriti, chiuso a febbraio per i lavori contro le infiltrazioni sulla terrazza del Bastione. Il gestore, Alessandro Alfonso, ne aveva chiesto la disponibilità, in attesa della fine del cantiere. Ma il Comune aveva risposto: non si può, c'è la gara. Finita male.
Enrico Fresu