Rassegna Stampa

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Povertà e disoccupazione, dati drammatici: “Coesione sociale a rischio in Sardegna”

Fonte: web cagliaripad.it
31 luglio 2015

 

Cicu: "È una fotografia impietosa quella tracciata dal nuovo Rapporto Svimez: uno scenario drammatico che vede l'Italia divisa da un profondo divario fra Nord e Sud, attraversata da forti diseguaglianze, dove il meridione continua a scivolare"
Ansa News
 

"La Sardegna è tra le regioni con un tasso di povertà più elevati. Il pil pro capite supera di poco i 18 mila euro, circa la metà della Valle d'Aosta. Ma, purtroppo, non è una novità perché con tutte le crisi che stiamo attraversando è già un miracolo che la coesione sociale abbia tenuto. Merito anche dei comuni che funzionato anche come ammortizzatore sociale", lo afferma Antonio Satta, segretario dell'Unione Popolare Cristiana (Upc) e componente del direttivo dell'Anci.
"Il rapporto Svimez ci consegna un quadro che già conoscevamo, ma il fatto è che in questo anno la situazione è peggiorata - continua Satta -. Se non facciamo un vero piano industriale per la Sardegna, la situazione non potrà che precipitare ulteriormente".

"Dati impietosi, che sbugiardano il trionfalismo renziano e la prosopopea di Pigliaru", così Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale commenta i dati diffusi dallo Svimez .

"Il quadro dimostra che non si può affrontare una fase così drammatica a suon di annunci, procedendo per tentativi o, peggio ancora, nascondendo la realtà - aggiunge -. Curiosamente oggi non abbiamo letto nessuna nota stampa della Giunta regionale per intestarsi questi dati e attribuirli alle finte di meraviglie di questo anno e mezzo. Questo primo scorcio di Legislatura è trascorso all'insegna dell'immobilismo, dell'occupazione militare dei posti di potere, del disfare e non fare. Pigliaru e i suoi assessori hanno fatto perdere centinaia di milioni all'isola, firmando patti-fregatura con il Governo, hanno aumentato le tasse, hanno riesumato il Ppr di Soru, hanno penalizzato tutte le categorie con la politica dei tagli praticata sui più deboli e spacciando per riforme piccoli provvedimenti utili solo a far ruotare qualche poltrona. L'unico cambio di rotta che si è visto - conclude Pittalis - è un'immersione rapida, che sta portando la Sardegna in un abisso oscuro".

"È una fotografia impietosa quella tracciata dal nuovo Rapporto Svimez: uno scenario drammatico che vede l'Italia divisa da un profondo divario fra Nord e Sud, attraversata da forti diseguaglianze, dove il meridione continua a scivolare sempre più nel baratro dell'arretramento". Lo dichiara l'europarlamentare sardo, Salvatore Cicu, che osserva, nel merito dei dati, una situazione insostenibile, sulla quale richiama a politiche economiche di impatto per un rilancio della crescita e dello sviluppo. "Il tasso di disoccupazione nazionale - sottolinea - arriva nel 2014 al 12,7%, con una percentuale del 9,5% nel Centro-Nord e del 20,5% nel Sud. Non solo, nello stesso anno i posti di lavoro in Italia sono cresciuti di 88.400 unità, tutti concentrati nel Centro-Nord, mentre il Sud ne ha persi ben 45 mila. La Sardegna è dentro questo dramma senza precedenti. La fragilità dei settori produttivi, il mancato sostegno alle economie di eccellenza, il blocco dell'edilizia, sono fattori determinanti in questa crisi". "Sul tema lavoro - continua l'esponente del Ppe - la Giunta Pigliaru sta ferma a guardare, incapace di attivare azioni decise per contrastare il processo di desertificazione in corso e la cancellazione di posti di lavoro frutto diretto della caduta della domanda e degli investimenti. Serve allora un cambio di rotta di fronte a questo fallimento. Occorre rimettere al centro la piccola media impresa, rianimare le vocazioni economiche dei territori, sbloccare il settore edile, il turismo. In questo senso - conclude Cicu - è necessario concentrare tutte le risorse disponibili su un grande Piano del Lavoro".