Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Uno stadio a spicchi Sono visibili dall'esterno i lavori nell'impianto

Fonte: L'Unione Sarda
29 luglio 2015

SANT'ELIA. Eliminati gli spalti in cemento armato dell'anello superiore

 

Il Cagliari parte con lo stadio giusto. Eliminati gli spicchi delle curve e dei distinti, la Commissione provinciale di vigilanza ha dato il via libera: alle partite dei rossoblù al Sant'Elia potranno assistere 16mila spettatori. Senza più alcun pericolo di venir colpiti da calcinacci. I lavori, seguendo una tabella di marcia precisa, sono stati conclusi giusto in tempo per la prima amichevole di lusso, in anticipo rispetto all'inizio del campionato di Serie B previsto per il 5 settembre.
La messa in sicurezza delle zone più pericolose non può essere certo la soluzione definitiva. Il presidente Tommaso Giulini, dopo la sigla dell'accordo con la Lega nazionale professionisti B è al lavoro per presentare un progetto per la nuova casa dei rossoblù. I tempi sono stretti: l'iter va concluso entro quest'anno.
VIA GLI SPICCHI Alle 10,30 il sole infiamma l'asfalto dell'anello esterno del Sant'Elia. Gli addetti della società danno gli ultimi ritocchi agli spogliatoi degli arbitri, mentre i tifosi sono già in fila ai botteghini per placare la crisi di astinenza da calcio. Bandiere, pullman, i preparativi dei caddozzoni . Un rituale visto centinaia di volte per le partite casalinghe. Ma basta sollevare lo sguardo per notare che qualcosa è cambiato. Alcune fette in cemento armato dei vecchi spalti sono sparite. Le sezioni di gradinate della parte superiore sono state demolite per rendere più sicure le vie di esodo che dal piazzale esterno portano alle tribune di metallo. In pratica quattro spicchi di Curva Nord, altrettanti di Curva Sud e sei porzioni dei Distinti dell'anello superiore sono stati eliminati. La ditta Manca Angelo Eredi con 149 mila euro è intervenuta prima nella Curva Nord e nei Distinti, successivamente nella Curva Sud. I lavori erano stati richiesti dalla Commissione provinciale di vigilanza che aveva sottolineato come le reti, installate nelle vie di camminamento dopo che lo stadio era stato dichiarato inagibile, non erano più sufficienti a evitare cadute di calcinacci e pezzi di cemento armato sugli spettatori.
IL PROGETTO È da anni che, senza fortuna, i rossoblù inseguono uno stadio dove giocare le partite casalinghe. L'ex patron Massimo Cellino non solo aveva fallito l'obiettivo, ma si era cacciato in un mare di guai giudiziari. Quell'epoca sembra chiusa e Giulini - che ha siglato un accordo con il presidente di Lega B Andrea Abodi finalizzato alla realizzazione del nuovo impianto - vuole evitare di scivolare negli stessi errori del suo predecessore. Ecco perché intende coinvolgere il Comune nell'iniziativa che sta consolidando con B Futura, la società controllata dalla Lega del campionato cadetto, che fornisce ai 22 club di B gli strumenti necessari per la realizzazione e l'ammodernamento di stadi e impianti sportivi. Al Cagliari Calcio verrà consegnato, entro novembre, uno studio di fattibilità, per attivare, entro fine anno, l'iter previsto dalla legge (la 147/2013), a partire dall'ottenimento della “Dichiarazione di Pubblico Interesse” dall'Amministrazione comunale.
DIALOGO IN CORSO Il sindaco Massimo Zedda: «Per il nuovo stadio Sant'Elia stiamo dialogando con il Cagliari Calcio, è un discorso avviato da tempo: da parte della società è emersa più volte la volontà di avere un nuovo impianto per la squadra, per i tifosi e per la città. Da parte nostra l'obiettivo è quello di uno stadio che sia vivo tutti i giorni e non solo in occasione delle gare casalinghe della squadra, inserito in una zona su cui stiamo lavorando con importanti interventi di riqualificazione e su cui abbiamo altri nuovi progetti. Siamo in attesa - conclude Zedda - della presentazione formale di un progetto, a quel punto partiremo con tutte le procedure per il nuovo stadio».
Andrea Artizzu