Una sola parola per definire lo stato d'animo del momento. Lei è una delle tre donne che ieri, ben prima dell'alba, hanno dovuto precipitosamente abbandonare l'appartamento di vico Vittorio Emanuele II, nel quale vivevano, su ordine dei vigili del fuoco, i quali poco prima avevano ricevuto una chiamata che li avvisava della caduta di calcinacci dalla facciata di quell'edificio. L'inquilina, pantofole, pantaloni a scacchi, maglietta rosa e nessuna voglia di far sapere il proprio nome, spiega di aver subito la stessa sorte poco tempo prima: «Vivevo qui dopo essere stata sfollata da un altro appartamento». A suo dire «da mesi chiamavamo perché qualcuno intervenisse e sistemasse le cose. Le spaccature sono aumentate con l'inizio dei lavori in via Sassari e nel Corso. Ma all'Ufficio tecnico c'è stato uno scaricabarile». La palazzina è inaccessibile da ieri: lo resterà ancora a lungo. (an. m.)