Handicap

La battaglia contro i tagli regionali alla legge 162 continua. Dopo la mozione urgente presentata mercoledì scorso, il centrodestra sardo torna all'attacco. «Invitiamo il Consiglio a esprimersi su una decisione assurda che mina i valori di solidarietà sociale su cui si fondano le politiche della sinistra», spiega Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia e primo firmatario - insieme al collega di partito Ignazio Locci - del documento. «Si tratta di una decisione infelice, che cataloga le gravi disabilità distinguendo tra quelle di serie A e di serie B. Chiediamo al presidente Pigliaru di revocare la delibera con la quale in maniera miope sono stati tagliati i fondi destinati alla non autosufficienza, alla faccia delle “Politiche inclusive” tanto sbandierate nel programma e in campagna elettorale».
Le proteste proseguono a Palazzo Bacaredda. «Più di duemila cagliaritani affetti da disabilità grave - di cui 175 minori - sono destinati a restar fuori dal finanziamento. È inammissibile», protesta Fabrizio Rodin, Pd, presidente della commissione comunale alle Politiche sociali. «Esprimiamo la più totale contrarietà a un'azione insensata che avrà ripercussioni non soltanto sui disabili. Molti assistenti si ritroveranno con un monte ore dimezzato, altri senza lavoro. Oltre all'impatto che questa attività avrà sulla struttura comunale. Il modello sardo è considerato un'eccellenza a livello nazionale, ma hanno deciso di distruggerlo». (s. m.)