Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Paletti alla movida, la mappa del rumore

Fonte: L'Unione Sarda
13 luglio 2015


COMUNE. Approvato il Piano di classificazione acustica

 


Silenzio assoluto nei cimiteri e nelle oasi naturalistiche; decibel sotto controllo nel cuore cittadino della movida. Dopo ricorsi al Tar, accese discussioni a palazzo Bacaredda e attacchi non convenzionali  con gavettoni, la Commissione urbanistica del Comune (presieduta da Andrea Scano) ha approvato il piano di classificazione acustica. In pratica la città è stata divisa in cinque zone, ognuna con precisi parametri e relativi limiti. Che possono essere aumentati solo in casi eccezionali e con precise deroghe.
LA MAPPA La suddivisione acustica delle aree è legata al tipo di utilizzo del territorio. La norma prevede sei classi acustiche ma, in città, ne sono state indicate solo cinque. La sesta, relativa alle aree esclusivamente industriali, non è stata individuata. La I classe , la più protetta, comprende il promontorio di Sant'Elia e la Sella del Diavolo, Molentargius e Saline, Santa Gilla, Tuvixeddu, cimiteri. Classe II : Medau su Cramu, spiaggia del Poetto, piana di San Lorenzo, Monte Urpinu e altri parchi urbani, zone di cuscinetto  ai confini delle aree a maggior protezione di classe I. Classe III : Quartiere del sole, La Palma, Sant'Elia, Poetto e baretti, Genneruxi, parte di Pirri, parte di Sant'Avendrace e San Michele. Classe IV : Marina, Stampace, Villanova, San Benedetto, parte di Sant'Avendrace, Arena grandi eventi, Fiera, Stadio Sant'Elia, Anfiteatro romano. Classe V : parte di viale Marconi e viale Monastir, area più interna del porto canale
PIÙ DIRITTI E TUTELE «Finalmente si approva uno strumento per mettere ordine e garantire diritti a tutti i cittadini, alle imprese e agli organizzatori di eventi», commenta Scano. «È un buon piano e chi tenta di spaventare i cittadini sostenendo che a Marina o a San Benedetto i limiti di rumore consentiti saranno troppo alti, sbaglia. La classificazione acustica delle varie zone - prosegue - scaturisce da parametri precisi previsti dalle direttive regionali, che tengono conto della popolazione residente e delle attività commerciali.
LE AREE PROTETTE Il territorio comunale è per quasi il 50 per cento appartenente alla classe acustica che comprende le aree protette. «Solo una piccola parte del territorio - conclude il presidente della Commissione urbanistica - appartiene alla classe dove è possibile il raggiungimento di un maggior numero di decibel».
Andrea Artizzu