Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

I Comuni presentano il conto

Fonte: La Nuova Sardegna
10 luglio 2015


Oggi a Cagliari l’assemblea nazionale dei piccoli municipi. Il caso Sardegna

 


CAGLIARI

Oggi i piccoli Comuni d’Italia presenteranno l’ennesimo conto allo Stato e che può essere riassunto così: «Non vogliamo essere abbandonati». Lo faranno nella loro XV conferenza nazionale convocata a Cagliari dall’Anci. Sarà presieduta da Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell’Associazione dei Comuni, La relazione introduttiva sarà di Pier Sandro Scano, è lui il presidente regionale del’associazione, e dalle premesse, scritte nell’invito, non dovrebbe essere per nulla tenera. «L'appuntamento – c’è scritto – sarà un momento importante di riflessione e discussione per la fase, dura e aspra, attraversata dagli enti locali e in particolare dai Comuni della Sardegna». Sui 377 censiti ben 318 sono piccoli e allo stremo per la crisi economica e sociale, con in più anche i continui ed esagerati tagli nei trasferimenti dei soldi pubblici. C’è in più anche il problema a sicurezza e spetterà allo Stato replicare alle contestazioni. È annunciata la presenza del ministro dell’Interno Angelino Alfano, ma al Teatro Massino – dalle 9 in poi – dovrebbe esserci il viceministro del Viminale con la delega per gli Enti locali. Ieri c’è stata l’anteprima del convegno con un confronto fra Regione e Comini sulla spesa dei fondi europei fino al 2020.

Alla Sardegna dovrebbero essere riconosciuti in tutto 2 miliardi e 700 milioni. Questi sono i finanziamenti che arriveranno da Bruxelles e sono consistenti anche se molto meno rispetto a quelli del 2007-2013. Il problema è come spenderli e soprattutto far sì che incidano in fretta e bene su una regione che annaspa. L’assessore al Bilancio Raffaele Paci ha detto che «da quest’anno i primi ad essere spesi saranno proprio i fondi europei e che grazie alla programmazione territoriale i Comuni saranno protagonisti nei progetti». Il percorso non sarà facile: è stato il direttore del Centro di programmazione Gianluca Cadeddu ad ammettere: «I soldi europei sono difficili e complicati, ma finora siamo stati seppure fra diverse difficoltà fra i più virtuoso nella spesa». Col nuovo meccanismo voluto dalla giunta Pigliaru, è quello della programmazione unitaria fra i vari assessorati per obiettivi ben precisi, l’intero sistema dovrebbe funzionare meglio e sarà diretto non ai singoli Comuni ma alle Unioni di Comuni . Anche se i sindaci hanno lanciato un appello: «Regione aiutaci a rendere più facile la presentazione dei progetti. Così com’è è troppo complicata».