Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Piste ciclabili per l'hinterland

Fonte: L'Unione Sarda
8 luglio 2015

COMUNE. Corsie per le biciclette tra le rotatorie di via Cadello e piazza Sant'Avendrace

Con 11 milioni di euro 70 chilometri riservati alle due ruote

Il futuro della mobilità del capoluogo viaggia su due ruote. Il Comune mette sul tavolo 11 milioni di euro di fondi comunitari per realizzare oltre 70 chilometri di piste ciclabili. Una ragnatela, che dovrà essere realizzata e completata come un puzzle per collegare («entro cinque anni», giura l'assessore al Traffico Mauro Coni) i Comuni dell'area vasta.
CITTÀ CICLABILE Di biciclette e mobilità sostenibile si è discusso ieri nell'aula consiliare di palazzo Bacaredda nell'incontro tra sindaco, gli assessori al Traffico, Coni, e alla Pianificazione, Barbara Cadeddu. Quest'ultima ha spiegato come il Comune utilizzerà i Fondi comunitari destinati. «Sfruttiamo ogni occasione per realizzare corsie riservate ai ciclisti», ha spiegato l'assessore Coni, «Anche risorse non destinate esplicitamente alle piste ciclabili. Con i 600 mila euro destinati alla realizzazione della rotatoria di piazza Sant'Avendrace realizzeremo anche due corsie monodirezionali riservate alle due ruote (vicino ai marciapiedi) che collegheranno la nuova rotonda a quella di via Cadello». Non è l'unica novità. «La circolazione avverrà su una corsia per ogni senso di marcia e i parcheggi saranno a spina di pesce». E per quanto riguarda i finanziamenti europei? «Siamo nella fase della programmazione di questi fondi, che sono finanziati dall'Europa, e in autunno pensiamo di far partire alcuni lavori. Soldi che si sommano ai due milioni che stiamo utilizzando per realizzare i 15 km di piste ciclabili di via dei Conversi, via Tuveri, via Dante, via Sonnino, i nodi di attraversamento di via Fleming e Su Siccu e per piazzare altre 30 rastrelliere per parcheggiare le bici, che si affiancano alle altre 400».
MENO AUTO PIÙ BICI «Dobbiamo strappare i cittadini dal volante e convertirli alla bicicletta», afferma il sindaco Zedda. «La città va ripensata per pedoni e ciclisti. Ma è fondamentale - afferma - che non venga mortificato il mezzo pubblico. L'utilizzo dei bus è il passaggio necessario per i futuri ciclisti. Di chi, insomma, ha capito che è meglio non utilizzare l'auto. Di certo c'è che dovremo rivedere il servizio di bike sharing: non funziona».
LE ASSOCIAZIONI Durante l'incontro non sono mancate le critiche da parte delle associazioni dei ciclisti. «Da quattro anni chiediamo un incontro, ma non è arrivata mai una risposta», dice Virgilio Scanu. «Abbiamo promosso una petizione per l'allargamento della pista ciclabile di Su Siccu». Polemico anche Andrea Olla: «Dovete fare i politici, non siate il carro del Ctm. Le corsie per i mezzi pubblici devono poter essere utilizzate anche dalle bici. Non è pensabile - aggiunge - che le piste ciclabili vengano interrotte alle fermate del Ctm».
LA SFIDA In città si registra un aumento di chi utilizza la bici come mezzo di trasporto. La conferma arriva dal presidente della Commissione Trasporti Guido Portoghese. «Quest'anno ci siamo piazzati al 16° posto della European cycling challenge, la sfida tra chi percorre più chilometri in percorsi urbani. Nel 2014 eravamo 19°».
Andrea Artizzu