Oggi il patron di Moby Onorato potrebbe acquisire il 100%. Deiana: sospendere l'operazione
Esposto della Giunta all'Antitrust sulla Tirrenia: ma forse è tardi
I ben informati dicono che l'acquisto di Tirrenia avverrà oggi: Vincenzo Onorato metterà le mani su un'altra quota pesante del pacchetto azionario. Una manovra che, se confermata, gli consentirà di diventare il padrone incontrastato dei mari sardi. Cronaca di un monopolio annunciato da tempo su cui ieri sera, a pochi minuti dal gong finale, è arrivata la scomunica ufficiale della Giunta Pigliaru.
«Abbiamo segnalato la vicenda all'autorità garante della concorrenza e del mercato», ha annunciato con un comunicato l'assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana. Un esposto motivato dal fatto che «appare confermata la notizia che il Gruppo Onorato dovrebbe perfezionare nelle prossime ore l'acquisizione del 100 per cento del pacchetto azionario di Cin-Tirrenia».
LA SCALATA Il tentativo di scalata è noto: Onorato, padrone della Moby, è già titolare del 40 per cento dell'ex compagnia di navigazione statale. E ora si appresta a controllare tutto il pacchetto azionario, raggiungendo il 100 per cento delle quote. Per l'acquisto servirebbero circa 100 milioni di euro.
«Se tale ipotesi dovesse essere confermata ci si troverebbe di fronte ad una concentrazione dai tratti fortemente anomali che vedrebbe oltre il 90 per cento del traffico passeggeri e merci», scrive Deiana in una lettera indirizzata al presidente dell'Authority Giovanni Pitruzzella, «sostanzialmente controllato da un unico soggetto economico in posizione dominante riconducibile all'armatore Onorato».
L'ESPOSTO Fino ad ora da Viale Trento erano arrivati messaggi prudenti: «La Regione segue con molta attenzione la vicenda», è stato detto circa due settimane fa. Invece adesso Deiana chiede al garante un intervento: «Si intende sottoporre fin d'ora la vicenda all'attenzione dell'Authority affinché possa valutare con la massima tempestività possibile se in tale evenienza si sostanzi una condizione lesiva della dialettica concorrenziale».
Nella lettera protocollata ieri si suggerisce anche una mossa, quella delle misure cautelari, «che sospendano l'efficacia dell'acquisizione nelle more della valutazione di legittimità».
L'ALTRO ESPOSTO E ieri anche il deputato di Unidos Mauro Pili ha presentato un ricorso all'Autorità antitrust per bloccare o almeno neutralizzare la scalata di Onorato, «nel silenzio di una Regione complice e di un governo colluso con questa operazione».
L'OPERAZIONE Come farà Onorato a controllare Tirrenia? L'armatore è già titolare di una quota “pesante”, del 40 per cento. A dargli una mano in questo acquisto, secondo notizie mai smentite, oltre all'advisor Unicredit, ci sarebbe il fondo americano Och Ziff, che dovrebbe garantirgli la liquidità per acquistare le altre fette della Cin (la Compagna italiana di navigazione).
Sul piatto ci sono cento milioni per soddisfare le richieste degli altri tre soci: Clessidra, gestore di fondi di private equity, che ha il 35%, la Gip di Luigi Negri (15%), e la Shipping Investment di Francesco Izzo (10%). L'accordo prevede anche l'acquisto da parte di Onorato del 32% delle quote di Moby di cui è titolare Clessidra. E così l'armatore napoletano controllerebbe da solo il mercato dei trasporti marittimi sardi.
Michele Ruffi