Rassegna Stampa

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Poetto, solstizio d'estate da incubo. Caos parcheggi e regole non rispettate

Fonte: web SardegnaOggi.it
22 giugno 2015

 


Il primo corposo esodo verso il litorale-cantiere principale di Cagliari si trasforma in una giornata di anarchia. Tutti, o quasi, con l'automobile, l'intera zona diventa un carnaio.


CAGLIARI – Litorale (quasi) nuovo, abitudini vecchie. Il primo giorno d’estate il Poetto viene preso d’assalto fin dalla prima mattina, e il risultato si avvicina abbastanza a un girone dantesco. I frequentatori della spiaggia cagliaritana confermano in pieno il forte legame con l’automobile. Infatti, i parcheggi a disposizione nella babilonia di stradine del quartiere vengono occupati nel giro di un paio d’ore ed allora si scatena la “guerra” delle lamiere. C’è chi parcheggia al quartiere Del Sole e raggiunge la spiaggia a piedi, chi si contende una delle tre maxi aree tra Marina Piccola, l’area dei giochi e l’Ippodromo e chi, in barba alle nuove disposizioni, piazza le quattro ruote a ridosso della sabbia. Completano il quadro di una giornata di passione i bagni pubblici – aperti a singhiozzo– e il caos del traffico fino all’ora di pranzo. Con il “Triathlon Cross Country” in programma a Marina Piccola e dintorni, nel tratto del Lungomare Poetto che va dalla zona delle caserme alla rotonda di piazza degli Arcipelaghi la lingua d’asfalto perde una corsia in favore degli atleti, e gli agenti della Municipale hanno il loro bel da fare con le lunghe colonne d’auto. Tra i bagnanti, c'è chi rimprovera all'amministrazione comunale di non aver informato abbastanza circa lo stato dell'arte del Poetto, ma la maggioranza plaude al restyling di quel "gioiello" per troppi anni lasciato nell'incuria e vittima di un ripascimento disastroso e auspica tempi brevi per la fine dei lavori.

AL MARE? CON L’AUTO – Il Comune ha studiato diverse soluzioni per snellire il traffico e favorire un litorale senza troppe automobili, ma le difficoltà ci sono. Il pullman “Poetto Express” viaggia più vuoto che pieno, e il frequentatore doc del Poetto continua a voler raggiungere il mare con la sua quattro ruote. E le infrazioni sono all’ordine del minuto scarso: ci sono le reti metalliche alla fine di ogni stradina che si affaccia sulla nuova pavimentazione del litorale – con i lavori in corso nel tratto da Il Lido fino alla prima fermata – ma non riescono a coprire tutto il manto stradale. Così, senza troppi problemi, più di un guidatore attraversa la nuova porzione stradale dedicata a runner, ciclisti e pedoni, passa col peso della vettura – utilitaria o monovolume a seconda dei casi – sopra la linea rialzata centrale e, dopo essersi preso in qualche caso un urlo da un gruppetto di ciclisti o di corridori, arriva con le ruote sopra la sabbia. A lavori finiti, l’impegno preso dall’amministrazione comunale è di reperire quanti più stalli possibili nei dintorni dell’arenile, ma ovviamente a una sufficiente distanza dai primi granelli che formano la spiaggia. Fino a quel momento, a quanto pare, vige la piena anarchia.

Con la colonnina di mercurio che ha raggiunto i trentuno gradi, dalla Prima fermata fino al rudere dell’ex Marino in migliaia hanno cercato refrigerio con un tuffo e pranzato sotto l’ombrellone o in uno dei chioschetti già aperti. Nei chilometri del Poetto cagliaritano più di un baretto è ancora in fase di costruzione ed è bello che recintato, tanto quanto la maggior parte della spiaggia che va subito dopo Marina Piccola fino all’angolo con via Ischia. Un anticipo dei futuri “passaggi obbligati” per raggiungere la riva del mare.

 

 

Paolo Sebastian Rapeanu Ultimo aggiornamento: 21-06-2015 21:10