Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il balletto delle primarie

Fonte: L'Unione Sarda
22 giugno 2015

Cantiere aperto nel centrosinistra per il rinnovo del Consiglio e l'elezione del sindaco

Centrodestra, invocato un codice etico. Piras: regole pronte 

Sono all'orizzonte ma nessuno le annuncia. Centrosinistra e centrodestra, per ora, le primarie si limitano a invocarle.
CENTROSINISTRA Nicola Montaldo, segretario cittadino del Partito democratico, fa chiarezza su un punto: «Secondo il nostro regolamento, poiché il sindaco uscente non è del Pd, il partito dovrebbe indire le primarie interne e poi quelle di coalizione per la scelta di un unico candidato. Quel che non può succedere è che siano primarie contro qualcuno, in questo caso Massimo Zedda». La missione: «Le primarie devono nascere per rivitalizzare il rapporto con i cittadini». Il cantiere è aperto. L'altra sera incontro nel circolo di Is Mirrionis, altre assemblee seguiranno. «Il dibattito è cominciato». Nessuno, nel Pd, ha avanzato candidature ufficiali. Il segretario: «Nel partito stiamo ragionando sulle cose positive fatte dall'amministrazione Zedda, come nel campo dei lavori pubblici, mobilità, verde, trattamento rifiuti, i progetti per Pirri. Sono rimasti sul tappeto anche problemi da risolvere, come il Puc, nei settori dell' urbanistica e dell'edilizia privata, del turismo, del teatro lirico e dello stadio».
Tempi previsti per le primarie: «In autunno la scelta della data, ai primi di gennaio il voto». Per chi? «Come segretario, se a chiederlo sarà una componente dell'assemblea, devo prevedere il percorso-primarie. Nel frattempo lavoreremo per allargare la coalizione sulla base di programmi e progetti comuni». Se è buona l'intesa tra Pd e Sel (il partito del sindaco Zedda), resta da definire il rapporto con parti dell'attuale maggioranza a palazzo Bacaredda, cioè i gruppi di Giovanni Dore e Nando Secchi (Sardegna pulita), Enrico Lobina (Sardegna sovrana), di Filippo Petrucci, Emilio Montaldo e Giuseppe Andreozzi (Socialisti-Rossomori), di Gianni Chessa e Roberto Porrà (Sardisti).
Davide Carta, capogruppo Pd in Consiglio comunale, conferma che nel dna del partito ci sono le primarie ma sottolinea che si deve lavorare per «ricostruire il perimetro della coalizione partendo dai contenuti», tenendo conto che ogni scelta futura dovrà essere «un fatto collegiale, non il frutto di valutazioni ispirate da sentimenti o impressioni».
CENTRODESTRA L'incontro dell'altra sera in Municipio tra il coordinatore regionale di Forza Italia Ugo Cappellacci e i consiglieri comunali azzurri ha fissato l'avvio del dialogo. Il vertice è finito con un'indicazione di metodo più che con un auspicio: lavorare per scegliere il leader con una consultazione. Seguendo il decalogo indicato da Giandomenico Sabiu? Anselmo Piras, capogruppo del Nuovo centrodestra (Ncd), precisa che non c'è «nessuna contrapposizione con Sabiu». Il dibattito è decollato: «Tant'è che abbiamo già un vero e proprio regolamento per le primarie». Nessuna invenzione: «È simile a quello del centrosinistra». Piras è ottimista: «I gruppi sono d'accordo, si tratta adesso di coinvolgere i rispettivi partiti di appartenenza».
Nei cespugli del centrodestra (Forza Italia, Ncd, Noi con Salvini, Riformatori, Fratelli d'Italia, Centro giovani) spicca l'assenza di Pierluigi Mannino, consigliere del gruppo guidato da Antonello Floris (Centro giovani), contrario alle primarie. «L'esito del voto delle comunali di Quartu», spiega Mannino, «dice che il centrodestra diviso perde e che le liste civiche da sole, senza i partiti, non sfondano. Una parte del centrodestra spera di risolvere il problema della leadership con le primarie, un'altra dice che non servono, perché alle primarie votano i seguaci». Centrodestra davanti a un bivio: «Credo che occorra elaborare un programma accompagnato da un codice etico che favorisca un reale rinnovamento all'interno delle diverse compagini». Un avvertimento: «Livore e voglia di rivalsa sono pessimi consiglieri». Incerta la collocazione del Psd'Az. Gianni Chessa, capogruppo sardista a palazzo Bacaredda: «Aspettiamo a collocarci in uno dei due schieramenti». Il vicepresidente del Consiglio Paolo Casu prepara una lista civica: «Mentre il centrodestra discute, mi candido a sindaco». Non sarebbe il solo. Liste civiche potrebbero spuntare in ogni momento. Come quella dell'ex Authority Piergiorgio Massidda. Non sono esclusi neppure ritorni a sorpresa, come quella del senatore azzurro ed ex sindaco Emilio Floris.
Pietro Picciau