Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dal Lazzaretto per ricordare l'Olocausto

Fonte: L'Unione Sarda
22 giugno 2015

SANT'ELIA. Flash mob di pace a 70 anni dalla deportazione degli ebrei

 

Cagliari come Cracovia, il Lazzaretto di Sant'Elia diventa La PlacBohaterow Ghetta . Il filo rosso è l'orrore dell'Olocausto. A settant'anni dalla deportazione e morte di migliaia di ebrei, in Polonia, il capoluogo sardo lancia un messaggio di pace. Lo fa con un flash mob quantomai originale, messo in scena ieri sera, a Sant'Elia: settanta sedie e altrettanti partecipanti volontari hanno dato vita a un'installazione umana, curata dall'associazione Sardonia.
È una nuova tappa della serie di eventi legati al progetto Our Genocides - il Viaggio nella Memoria. Partito dopo la visita del fotografo Giulio Barroccu al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Era l'agosto del 2014, fece alcuni scatti, con l'intento di rendere iconografico il genocidio. Da lì è iniziata la collaborazione con lo scultore Pinuccio Sciola e lo sceneggiatore Bepi Vigna. Il risultato sono venti installazioni di vario tipo, che ripercorrono tutti i genocidi della storia contemporanea. Da quello dei nativi americani, a quello degli Armeni, passando per il massacro di Sabra e Shatila, al genocidio del Ruanda, sino al presente: la tragedia dei migranti nel Mediterraneo.
L'obiettivo è uno solo: sensibilizzare e rendere testimonianza del dramma degli stermini di massa. «Vogliamo portare un messaggio positivo, di pace e manifestazione di accoglienza che con i tragici fatti del Mediterraneo e una gestione che va contro i diritti umani da parte della Comunità Europea, oggi richiede un impegno di partecipazione condivisa», sottolineano gli organizzatori. Il flash mob è concluso, il viaggio nella memoria continua.
Sara Marci