Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Piano acustico, ecco la mappa

Fonte: L'Unione Sarda
17 giugno 2015


COMUNE. Dalla Commissione l'ok alla bozza di classificazione per le immissioni sonore

 

La città divisa in 6 zone, previste deroghe per manifestazioni

 


  Le lunghe, aspre polemiche sull'inquinamento sonoro nelle strade della movida e la lettera-appello consegnata l'altra mattina al prefetto dal “Comitato Marina e Stampace” (“si applichino i limiti contro i rumori”) hanno fatto da corollario all'annunciata, ormai prossima approvazione del Piano acustico comunale. Ieri mattina un ulteriore passo in questa direzione: la commissione Servizi tecnologici ha approvato la bozza del “Piano di classificazione acustica”, con il relativo regolamento comunale.
Soddisfatto il presidente della commissione Fabrizio Marcello: «Cagliari sta finalmente diventando città turistica, di conseguenza esiste, a fronte dell'esigenza delle varie offerte di divertimento, la necessità di garantire il diritto al riposo di chi abita nel centro storico». Da qui la bozza del Piano acustico che “restituirà un'immagine chiara e nitida dello sviluppo della città in tutte le sue mutate caratteristiche”.
IL PERCORSO Una legge del 1995 (la 447) disciplinò l'inquinamento acustico prevedendo per ogni Comune un piano acustico. Il Comune di Cagliari vi provvide tre anni dopo ma «i cambiamenti intervenuti nella città hanno reso quel piano obsoleto e così», sottolinea Marcello, «nell'ambito di un progetto provinciale nel 2009 si è provveduto a redigerne un altro che è stato approvato dal Consiglio ma non è stato perfezionato l'intero iter». Questo piano è stato «applicato in via provvisoria ma era monco». Il lavoro fatto negli ultimi mesi ha delimitato le zone acustiche, «aggiornando quanto già previsto nel precedente piano».
LE CLASSI La mappatura approvata ieri in Commissione divide la città in classi per livello di emissioni sonore consentite: la classe I individua le aree particolarmente protette (Molentargius, il colle di Sant'Elia, gli ospedali cittadini, i cimiteri, Tuvixeddu); la classe II è relativa alle aree con presenza di residenze ma a bassa densità abitativa (Medau Su cramu, Piana di San Lorenzo); la classe III include le zone a presenza mista di residenze e attività produttive (Marina Piccola, Poetto, La Palma, Quartiere del Sole, Pirri, Is Mirrionis e San Michele); la classe IV include le zone con elevata presenza di attività umane (Marina, Spampace Basso, San Benedetto, lo stadio, l'Arena, la fiera); la classe V è relativa alle aree prevalentemente industriali (viale Elmas, parte di viale Marconi, il Bacino di Carenaggio); la classe VI si riferisce alla zona di Macchiareddu.
LE DEROGHE «La divisione della città in zone specifiche in ragione delle emissioni sonore», chiarisce il presidente Marcello, «non impedisce di organizzare eventi o manifestazioni in parti della città in cui sarebbero normalmente escluse. Questo si potrà fare chiedendo all'amministrazione una apposita deroga, che potrà essere concessa per tempi variabili».
Pietro Picciau