Rassegna Stampa

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Sardegna dopo il ballottaggio: morte del bipolarismo e botte al Pd Il pd convince solo Quartu.

Fonte: web Cagliari Globalist
16 giugno 2015

 

Addio al bipolarismo in Sardegna. A Porto Torres il grande vento della notte calda si è alzato: i Turritani eleggono il Sindaco grillino Wheeler (73%); a Nuoro vince Soddu (70%) che fa straperdere il pd; Sestu va al centrodestra mentre Delunas (52%) si aggiudica la terza città dela Sardegna, Quartu, in cui Contini (48%) non è riuscito a tirare le fila del centro destra.

I ballottaggi nei quattro centri con oltre 15 mila abitanti della Sardegna riservano più di una sorpresa. E se il centrosinistra, che partiva dal 3-1 del 2010, deve rinunciare a tre città, chi deve leccarsi le ferite è soprattutto il Pd che perde, con tanto di ribaltone, contro gli alleati in Regione e contro il Movimento 5 stelle. A Nuoro, unico capoluogo di provincia interessato al voto, si assiste all'azzeramento del primo turno con Andrea Soddu, candidato di una coalizione di centrosinistra e Sardista, che strappa - con il 68% delle preferenze - il Comune al Pd e al sindaco uscente Alessandro Bianchi, inchiodato al 31%. I democratici non riescono neppure a riconquistare Porto Torres. Luciano Mura, che già nel 2010 era uscito sconfitto dalle urne dietro al Sardista Beniamino Scarpa, sostenuto anche dalla Sinistra sarda, perde al secondo turno, arrivando solo al 27%, contro il candidato del Movimento 5 stelle, Sean Christian Wheeler, che stravince con il 72%. Per i grillini è la conquista della seconda città della Sardegna dopo la vittoria di Mario Puddu ad Assemini e la conferma che il movimento continua a crescere nell'Isola. Il centrosinistra e il Pd perdono anche a Sestu, dove Maria Paola Secci conferma il risultato del primo turno con il 59%, battendo Annetta Crisponi, ferma al 40%. Ma la coalizione che governa in Regione riesce a strappare ad un centrodestra spaccato la terza città della Sardegna per numero di abitanti, Quart Sant'Elena. Grazie anche al "soccorso azzurro" dei Riformatori che hanno siglato con il nuovo sindaco Stefano Delunas (Pd) - che vince con il 52% - un accordo programmatico e dopo le dichiarazioni al veleno di Antonio Pani (altro candidato di centrodestra) nei confronti del sindaco uscente Mauro Contini (Fi), sconfitto con il 47%. Il Pd archivia un turno amministrativo pesante, bruciano le sconfitte in territori considerati storiche roccaforti 'rosse' e le prime elezioni dell'era della segreteria di Renato Soru rischiano di far franare un partito da tempo in equilibrio precario. Oggi pomeriggio si annuncia una resa dei conti all'interno della direzione regionale convocata a Oristano proprio per l'analisi del voto.

CROLLA L'AFFLUENZA - Alla chiusura dei seggi, alle 23, si conferma il calo dell'affluenza in Sardegna nel turno di ballottaggio per la scelta dei sindaci in quattro grandi città con più di 15mila abitanti: Nuoro, Porto Torres, Quartu e Sestu. Ha votato complessivamente il 42,56% degli aventi diritto contro il 57,46% del primo turno. Balzo in avanti di 6 punti, invece, nel piccolo comune del Medio Campidano, Silius, dove 15 giorni fa la sfida tra i due candidati si era chiusa con un risultato di assoluta parità. Crollo marcato dell'affluenza a Quartu Sant'Elena, terza città della Sardegna per numero di abitanti: qui si registra un calo del 20%, dal 52,02% al 32,54. Male anche a Nuoro, unico capoluogo di provincia interessato da questa tornata amministrativa: -15%, dal 64,42% al 49,12. Quasi analoga la situazione dei votanti a Sestu, dove si registra una contrazione del 10%, dal 52,61% al 42,63. Meno marcato il calo a Porto Torres: dal 66,87 del primo turno al 61,69%. Boom infine a Silius: si tocca il 74,6%, ben oltre il 68,08% del 31 maggio. (ANSA)