dopo lo scudetto nell’hockey su prato

CAGLIARI Non si può dire che Roberto Carta, tecnico dell’Amsicora non sappia il significato della parola vittoria : «Beh calcolando tutta la mia carriera sia da giocatore che da allenatore ho portato a casa ben venti successi complessivi- dice l’allenatore amsicorino - Numeri a parte posso dire che quella portata a termine è stata una cavalcata trionfale soprattutto con la squadra femminile, nel cui torneo abbiamo dominato dall’inizio alla fine. Viceversa un po’ più complesso il cammino della formazione maschile soprattutto per il fatto di aver dovuto affrontare una stagione più lunga e costellata da tappe importanti, quali il Champions Trophy in Irlanda e poi i playoff scudetto. Una formula quest’ultima sicuramente da rivedere e che non dà nessun vantaggio a chi li disputa, non c’è alcun ritorno economico e le eventuali spese vanno tutte a carico delle società interessate. Col Bra sapevamo di dover impostare una partita diversa dal solito per non dare loro dei vantaggi, poi noi siamo stati bravi ad azzeccare il contropiede giusto che ci ha permesso di portare a casa il titolo». «’Euro League? Personalmente non è una novità, con la nazionale ho avuto spesso modo di affrontare le formazioni più forti del continente Olanda, Germania, Spagna, Inghilterra. A livello di club le cose sono molto diverse e per avere chances di restare nell’elite devi augurarti anzitutto un buon sorteggio e poi avere in organico almeno un elemento in grado di farti fare il salto di qualità. La soddisfazione maggiore è quella di avere vinto lo scudetto con un gruppo formato da ben 18 elementi di estrazione amsicorina, a differenza di qualche formazione di spessore che per vincere attinge a piene mani dal mercato estero». «LaDinamo sta rappresentando non soltanto la città di Sassari ma anche e soprattutto tutta la Sardegna, perciò il mio augurio più sincero è che riesca a coronare quello che adesso è un bellissimo sogno» Richard Kotrc è il più esperto della squadra (40 anni già compiuti). «H vinto cinque titoli, uno a Roma due a Bra e altrettanti qui con l’Amsicora, se vuoi arrivare ai massimi livelli non soltanto in questa disciplina devi avere sempre la voglia e gli stimoli per ottenere il massimo, sia in allenamento quanto soprattutto in partita. Continuare? Beh intanto adesso dovrò ancora giocare con la mia nazionale della Repubblica Ceca poi vedremo». «Avere una società solida ed esemplare alle spalle ci ha dato la forza e la carica giusta - dice il capitano Fabio Mureddu, al quarto tricolore con l’Amsicora – Il nostro è un gruppo affiatatatissimo e sono convinto ci siano i presupposti per aprire un ciclo vincente». Stefano Serra