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Anche Rombo di Tuono, al secolo Gigi Riva, all'inaugurazione di viale Campioni d'Italia, la strada davanti all'Amsicora intitolata ai calciatori rossoblú passati alla storia per la conquista dello scudetto nel 1970. Lui, di solito schivo e restio a partecipare a feste, ricorrenze e celebrazioni varie, non è voluto mancare. Accanto al bomber anche gli altri pilastri del tricolore: insieme ai "sardi" Reginato, Greatti, Poli, Tomasini, Brugnera tutti residenti nell'isola, c'erano anche i "continentali" Albertosi e Domenghini.
Con loro anche il "nuovo" Cagliari: presente al taglio del nastro il presidente del club rossoblù Tommaso Giulini. E tanti giocatori, pezzi importanti della storia del Cagliari, da Copparoni a Gattelli, autore della doppietta con la Samp della promozione 1978-79. "Il primo pensiero va a tutti quelli che avrebbero voluto essere qui e non ci sono più", ha detto il sindaco Massimo Zedda. Poi la parola a Giulini.
Applauditissimo Gigi Riva. Che ha ricordato un aneddoto su Scopigno. "Dopo una partita a Bologna - ha rievocato il numero undici di Cagliari e Nazionale - eravamo alla Domenica Sportiva e gli fu chiesto: 'Che cosa prova in questo momento?'. E lui: 'in questo momento provo un gran sonno'". E giù risate. Tutto davanti a quell'Amsicora che il 12 aprile 1970 regalò, con la vittoria sul Bari, lo scudetto al Cagliari. Una storia che non finisce più: nel 2020 si celebreranno i cinquanta anni dello scudetto e i cento anni della nascita del club.
E stasera la festa continua all'hotel Regina Margherita con una mostra dedicata al Cagliari: tra i cimeli anche le maglie di Colombo e Reginato.