Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

“Festa europea della musica”: la città diventa palcoscenico

Fonte: L'Unione Sarda
12 giugno 2015

Domenica 21 una maratona di concerti per salutare il solstizio d'estate 

È bellicoso Massimo Zedda. «Matera è diventata capitale europea della cultura ma nel 2019 vedremo chi davvero si è affermato nel panorama continentale». Quella “bocciatura” non gli è andata proprio giù ma il sindaco ha deciso di puntare ancora sulla cultura: per questo, Cagliari aderisce, per la prima volta, alla “Festa europea della musica”, la manifestazione gratuita che celebra il solstizio d'estate. Il capoluogo entra ufficialmente a far parte di quel network di città (in Italia sono circa un centinaio) che partecipano alla festa pensata, nel 1982, dal ministero della Cultura francese.
I NUMERI Una festa che trasformerà la città in un immenso palcoscenico: oltre 150 gli artisti coinvolti, una quarantina i luoghi si farà musica, ventotto le associazioni coinvolte. Un cartellone allestito in due mesi per una spesa di trentamila euro (denaro che arriva dai finanziamenti per la “Capitale italiana della cultura”): un investimento che consente di pagare tutte le spese vive e anche di dare un gettone agli artisti. L'evento è stato presentato ieri mattina in Municipio dal sindaco, dall'assessore alla Cultura Enrica Puggioni, dal presidente della commissione Cultura Francesca Ghirra, dalla coordinatrice artistica di “Cagliari capitale italiana della cultura” Maria Paola Zedda e dal direttore dei Musei civici Anna Maria Montaldo.
LA FESTA Sarà una domenica completamente all'insegna della musica: gli artisti “occuperanno” l'intera città dall'alba alla notte. Prendendo possesso di luoghi canonici destinati ai concerti, dal Conservatorio al foyer del Lirico, passando per la Galleria comunale. Ma anche di strade, piazze, parchi, negozi e balconi. E lo faranno soddisfacendo tutti i palati musicali: ci sarà la musica classica, il jazz, il blues, lo swing ma anche i canti tradizionali, il fado, il rock, l'hip hop e, addirittura, il revival e il trash.
I LUOGHI Una festa che davvero coinvolgerà tutta la città: solo a Villanova, sono stati individuati cinque palcoscenici differenti. Ma ci sarà musica in Castello, alla Marina, ai Giardini pubblici, al Parco della musica, a Monte Urpinu, a San Benedetto e al Lazzaretto di Sant'Elia. Addirittura si suonerà anche nei bus del Ctm e in alcuni reparti degli ospedali cittadini. I quartieri periferici? «Ci siamo basati sulle proposte delle associazioni», spiega Enrica Puggioni. Certi rioni sono scoperti. Ma solo per il momento. «Abbiamo contatti con un gruppo che potrebbe esibirsi a San Michele. Dobbiamo inviare il programma ufficiale ma questa è festa di musica alla quale chiunque può partecipare. Ogni cittadino può scendere in strada e proporre la sua musica».
Marcello Cocco