Cagliari, “giù l'Imu per negozi e hotel”. Il Comune studia una soluzione
Voto unanime a un Ordine del giorno per “prevedere un abbassamento dell’aliquota per le attività produttive”. Favorevole anche il sindaco Massimo Zedda, ora bisogna capire come e dove trovare la risorse.
CAGLIARI – Giù l’aliquota dell’Imu per negozi, laboratori artigiani, opifici e alberghi. In un periodo di forte crisi, nel quale aumenta l’agonia delle attività commerciali, il Comune potrebbe dare una sforbiciata a un balzello all’imposta municipale propria. Con i fondi necessari per tradurre in realtà la proposta – contenuta in un Ordine del giorno con primo firmatario l’Udc Renato Serra – da pescare, magari, tra le pieghe del bilancio. Maggioranza e opposizione, insieme al sindaco, hanno schiacciato i pulsanti verdi utili all’approvazione di quello che è un documento che impegna il primo cittadino e la Giunta a cercare una soluzione per dar gambe alla richiesta.
“Il commercio subisce una pressione tributaria inaccettabile, l’urlo che lancio da tempo è stato finalmente ascoltato, anche se con un grave e palese ritardo”, così Renato Serra, consigliere comunale in quota Udc. È lui ad aver preparato il documento che ha poi ricevuto l’approvazione bipartisan. Il consigliere scudocrociato aveva provato a ridurre la 'stangata' prevista per gli esercizi commerciali anche due anni fa, ma in quell'occasione la maggioranza aveva votato contro. "Mi auguro che al voto favorevole seguano azioni concrete, i fondi possono esse reperiti nell’avanzo di amministrazione, se si vuole c’è la piena possibilità tecnica e operativa", suggerisce Serra. Tempi? “L’obbiettivo è la riduzione dell’Imu dal 2016, ma esiste lo spazio di manovra per intervenire, in corsa, anche negli ultimi mesi di quest’anno”.