Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Buona scuola Protesta dei docenti contro il decreto

Fonte: L'Unione Sarda
11 giugno 2015

La protesta contro il decreto di legge sulla Buona scuola continua. I docenti non depongono le armi. Anzi prendono il testimone arrivato dalle altre regioni e si accodano al calendario nazionale che ha previsto due giorni di sciopero per il blocco degli scrutini. A Cagliari oggi e domani è previsto che saltino gli ultimi consigli di classe, insomma quelli dove il corpo docente decide la promozione, la bocciatura o la sospensione di giudizio degli studenti. «Ogni docente potrà scioperare la prima ora di ogni suo scrutinio», fanno sapere dal sindacato, «e se il consiglio non è perfetto, cioè manca un solo componente, non si può né sostituire né fare lo scrutinio finale». Solo per classi terminali, come le quinte che hanno la maturità e per le terze medie, che hanno anch'esse l'esame, è obbligatorio non astenersi dallo scrutinio. Così i docenti cagliaritani incrociano le braccia. E si profila un grande successo anche in città. Dal liceo classico Siotto di viale Trento Laura Parisi, docente e rappresentante sindacale del Rsu Cobas dice che «l'adesione da noi sarà altissima, siamo compatti e uniti. Anche la Sardegna è in linea con lo sciopero nazionale».
Al Dettori di via Cugia si prospetta ugualmente una grande partecipazione. Silvia Martelli, docente di italiano e latino: «Abbiamo fatto una riunione la settimana scorsa. Abbiamo parlato dello sciopero degli scrutini e ci siamo trovati sulla stessa linea. Dovrebbero saltare tutti i consigli, i dati certi però li avremo questo fine settimana».
Maura Pibiri