Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La rabbia di Castello assediato Arriva il Nobel israeliano

Fonte: L'Unione Sarda
8 giugno 2015

FESTIVAL LETTERARIO. Dopo i volantini pro Palestina le forze dell'ordine presidiano il rione

: eccezionali misure di sicurezza 


È stremato il vigile urbano fermo in piazza Arsenale. «Ho trascorso la serata a cercare di calmare i residenti di Castello». Quando, qualche minuto prima delle 22.30, arriva, via radio, la notizia, tira un sospiro di sollievo. «È stata riaperta via Lamarmora». Le macchine possono, finalmente, entrare nel quartiere. E gli automobilisti assistono a uno spettacolo ai limiti dell'incredibile: tutta la zona è blindata, qualunque pertugio porti in piazza Palazzo è ancora presidiato dalle forze dell'ordine. Perché? Per una persona sconosciuta ai più, Aaron Ciechanover, premio Nobel per la chimica nel 2004.
IL PERSONAGGIO Carneade, chi è costui?, chiederebbe chi non è esperto della materia. È stato premiato dagli accademici di Svezia per la “scoperta della degradazione delle proteine ubiquitina-dipendente”. Ovviamente, non è questa la ragione che giustifica un tale spiegamento di forze. Quando è stato reso noto il programma di “Leggendo metropolitano”, il festival letterario che ha ospitato il biologo, c'è stato un tam tam nei social network: Ciechanover, nato ad Haifa, è professore emerito del Technion - Israel Institute of Technology, un'istituzione israeliana coinvolta nell'attività di ricerca in tecnologie militari e nell'occupazione dei territori palestinesi. Non solo: più volte, il biologo ha giustificato la politica aggressiva del suo paese nei confronti del popolo palestinese.
QUARTIERE BLINDATO La sua presenza, ovviamente, non ha suscitato l'entusiasmo di chi, invece, perora la causa palestinese. E i responsabili delle forze dell'ordine hanno deciso di blindare Castello sin dal primo pomeriggio. Ma, se non altro, sino alle 18.30, chiuse via Canelles e via Martini, è rimasta transitabile via Lamarmora: pur con qualche difficoltà, i residenti sono riusciti ad attraversare il quartiere. Ma, un'ora e mezzo prima dell'intervento del biologo, previsto per le 20 in piazza Palazzo, è stata chiusa al traffico anche quest'ultima strada. «C'era una donna imbestialita, ci siamo dati un gran daffare per calmarla», racconta il vigile urbano. Non l'unica. «Tutti erano a dir poco esasperati».
LE PRECAUZIONI Impossibile passare per le auto. Ma, con piazza Carlo Alberto occupata militarmente, anche raggiungere il quartiere storico a piedi non è stato facile. «Per un po'», racconta Massimiliano, uno dei giovani di Sa Domu , il centro sociale di Castello, «è stato chiuso l'ascensore di piazza Palazzo. Poi, ogni persona che saliva è stata controllata minuziosamente». Precauzioni inutili. Anche perché gli antisionisti si sono dovuti limitare a proteste, tutto sommato, formali: hanno organizzato un volantinaggio in fretta e furia (alle 22, avevano già distribuito quei pochi fogli che erano riusciti a stampare). E appena un manifestante è rimasto simbolicamente davanti alle transenne di piazza Indipendenza a sventolare la bandiera palestinese.
I RESIDENTI Semmai, c'era più da temere la rabbia dei residenti. Perché sono stati costretti a restare lontano da casa per parecchie ore. E perché si sono ritrovati a dover fare i conti con la chiusura di via Lamarmora, non annunciata alla vigilia dell'incontro. Uno scenario da G8 quello che è apparso ai loro occhi (e anche a quello di un gruppo di turisti che, al seguito di una guida, stavano scoprendo Cagliari e hanno visto scene quasi da assedio). In tutti i vicoli, mezzi blindati e forze dell'ordine. «Neanche per il Papa», ha sospirato una vecchietta mentre camminava per via Lamarmora, «ho visto tanti poliziotti e carabinieri». Che sono rimasti a lungo. Anche, alle 22, dopo che Ciechanover aveva, idealmente, ceduto il palco di piazza Palazzo a Jeremy Rifkin.
Marcello Cocco